“Ruffini si straccia le vesti”
Giulianova – Scrivono Roberto Ciccotelli e Giancarlo Camerli, Gruppo Consiliare “ Al Centro della Città” , e Gianluca Antelli del PdL: “Lascia perplessi vedere il Consigliere Regionale Ruffini stracciarsi le vesti strumentalizzando l’Istituto Castorani e facendo tanta demagogia contro la riforma delle Ipab proposta dall’Ass. Paolo Gatti, pur di avere un po’ di visibilità sui giornali. Ricordiamo che la riforma è attesa da anni e che l’amministrazione Del Turco non fece nulla per rilanciare tutto il settore, evidentemente perchè faceva comodo disporre di tutti quei posti nei consigli di amministrazione dove sistemare i propri accoliti e amici trombati di turno. Vogliamo ricordare che in tutta la storia dell’Ist. Castorani non si è mai verificato che un C.d.A. prendesse soldi, è accaduto solo con l’Assessore alle politiche sociali della coalizione del Cons.Reg.Ruffini, per 6 mesi è stato pagato un commissario di Pescara. La riforma Gatti finalmente darà slancio al settore delle Ipab eliminando la cuccagna dei vari posti tutti di nomina politica nei vari enti, ma forse questo a Ruffini non piace e poi dov’era quando si trattava allora si di garantire la sopravvivenza dell’Istituto Castorani attraverso la riconversione dell’Istituto in comunità per Minori? Ricordiamo che non alzò un dito,anzi ricordiamo che inserì altre strutture per il solo fine di accontentare gli amici, era il 2005 quando la Regione Abruzzo mise a disposizione per la provincia di Teramo circa 2.000.000 di euro, fondi CIPE, per le sole Ipab con interesse verso i minori ricoverati in forma residenziale,nella prov. di Teramo c’è solo il Castorani, l’Istituto avrebbe perso le risorse necessarie per adeguarsi alle disposizioni legislative vigenti e sarebbe stato costretto a chiudere ma grazie all’impegno di amici vicini alla struttura si organizzò un progetto da 500.000 euro in soli due giorni ed allora si che si sarebbero persi i posti di lavoro ed i servizi alla comunità che Lui dà ad intendere di volere tutelare.
Con l’ ASP ( Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona) il patrimonio è vincolato alla destinazione dello statuto e c’è l’obbligo di devoluzione del patrimonio in favore dell’Azienda Pubblica, in questo modo le Ipab che funzionano e che hanno i servizi avranno un sostegno da parte delle Ipab provviste solo di redditi; ci sarà un solo C.d.A. composto da tre membri uno, con funzione di Presidente, nominato dalla Giunta Regionale,due designati dall’ Assemblea dei soci costituita dalle rappresentanze degli Enti ; tale C.d.A. sarà senz’altro capace di organizzare i servizi dai bambini agli anziani “.
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