Bertolaso: entro Natale, tetto a tutti – Ma le perimetrazioni creano nuovi gravi problemi


Bertolaso GuidoL’Aquila – Guido Bertolaso, ormai solo Guido per molti a L’Aquila, ha una parola sola. Ma forse non lo informano bene sui problemi della nuova perimetrazione, che sono gravi. Bisogna comunque credergli. Se dice, come ha fatto oggi, che entro Natale tutti avranno un tetto, sarà così? Sì, tutti, anche gli irriducibili che ancora non lasciano le tende e rifiutano una sistemazione in alberghi distanti dalla città. Ne rimangono una ventina nel solo ex-campo di Piazza d’Armi, e di loro si occupa il Comune. Bisognerà convincerli ad accettare, perchè l’inverno in arrivo renderà impossibile sopravvivere sotto una tenda. Non bisogna lasciarsi ingannare dall’attuale “estatella di S.Martino” in ritardo, con le sue temperature relativamente miti: il freddo verrà, e come. Anzi, con le bizzarrìe meteorologiche di questi tempi, c’è da aspettarsi di tutto e di più.
Bertolaso ha parlato, riferisce chi lo ha ascoltato, di “piccolo miracolo italiano” e di aver disposto di accelerare lo smantellamento delle tendopoli rimaste. Ma non tutto va bene come sembra dalle parole di Bertolaso. (Nella foto: Guido Bertolaso).

via Castiglione 6 apr 09PERIMETRAZIONI, NUOVI PROBLEMI – Le nuove perimetrazioni decise dal Comune (che potete leggere anche sul nostro sito) sono causa di preoccupazioni e di problemi. Uno riguarda gli abitanti del quartiere Banca d’Italia, via Marrucini e via Vestini. Secondo la mappa del Comune, via Marrucini non è più in zona rossa e ciò significa che chi aspettava una casa antisismica o già ne aveva avuta una in assegnazione, dovrà rinunciare: non si scappa, questo vuol dire non ricadere più in zona rossa. Ma chi ha deciso questo non ha la minima idea della situazione. Via dei Marrucini, come parte di via Castiglione, è costeggiata da una serie di alti palazzi tutti classificati E, comunque vistosamente malridotti e pericolanti. Da tali edifici precipitano spesso e volentieri frammenti di muratura, cemento, mattoni forati e quant’altro rende impossibile abitare nella zona, che dunque rossa è di fatto e comunque comporta la classificazione F degli edifici della Banca d’Italia. La parte finale del civico 1 di via Marrucini è vistosamente massacrata dalle scosse, con danni gravissimi nelle parti più basse. Tant’è vero che è al di fuori del cantiere delle riparazioni in atto.
Via dei Vestini ha edifici pericolanti o fortemente danneggiati dal lato opposto, verso via Venti Settembre. Inoltre, e questo forse sfugge a chi frettolosamente disegna le perimetrazioni senza conoscere i luoghi, via Marrucini è strada senza uscita. Chi eventualmente tornasse a viverci, e dovesse subire nuove scosse, non avrebbe via di fuga, come non l’ha avuta la notte del 6 aprile, quando centinaia di persone sono rimaste per ore bloccate nella strada, sotto i palazzi che si sbriciolavano alle scosse continue e frequenti, senza via d’uscita: un pezzo del “casermone” (sempre della Banca d’Italia) era precipitato al suolo bloccando via Castiglione. Trappola per topi per moltissime persone terrorizzate, infreddolite, senza vestiti e senza scarpe. Interventi solo molte ore dopo e fughe precipitose e pericoloso sotto le macerie che continuavano a cadere su persone e auto.
Qualcuno dice ora che la zona è fuori della zona rossa, e centinaia temono di non avere più diritto ad un tetto. Altro che entro Natale tutti sotto un tetto.
Bertolaso e il sindaco riflettano su questa gravissima perimetrazione cervellotica e lontana dalla realtà: così si rischia di creare altri sfollati, invece di dare annunci ottimistici probabilmente approssimativi e frettolosi. (Nella foto: Via Castiglione, trappola per topi la mattina del 6 aprile. Centinaia di persone bloccate in via Marrucini sotto palazzi pericolanti, che oggi viene dichiarata incredibilmente fuori zona rossa).


21 Novembre 2009

Categoria : Cronaca
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