Documento sviluppo, ecco le richieste


L’Aquila – Tutto scritto in un documento, definito “di sviluppo”. Appunti per una rinascita che possa basarsi sul concreto, su risorse, agevolazioni, misure di sostegno, utili a chi vorrà nonostante tutto riprendere il cammino. La proroga della sospensione dei versamenti Irpef, di tasse, e mutui, la cui restituzione dovrà essere effettuata con le stesse modalità utilizzate per Marche e Umbria, l’approvazione definitiva dei contratti di programma presentati dalle imprese della provincia dell’Aquila e della zona franca urbana, con l’aumento della dotazione finanziaria, l’individuazione di strumenti di sostegno allo sviluppo e all’occupazione, la proroga della cassa integrazione in deroga, causa sisma, dell’indennità a sostegno del reddito dei lavoratori autonomi che non hanno ripreso l’attività e della disoccupazione ordinaria e speciale, l’accelerazione del pagamento alle imprese che hanno realizzato i lavori in seguito al sisma del 6 aprile.
Queste alcune delle richieste contenute nel Documento per lo sviluppo e l’occupazione nelle aree del sisma sottoscritto, oggi, nella sede dell’Ance, nel corso della riunione promossa dalla Camera di commercio dell’Aquila, a cui hanno preso parte le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e i parlamentari abruzzesi.
Il documento verrà trasmesso al Governo e al Parlamento per chiedere, nell’ambito della legge finanziaria, nuovi interventi a sostegno del sistema imprenditoriale, dell’occupazione e dello sviluppo nelle aree colpite dal sisma del 6 aprile scorso.
“Da aprile”, si legge nel testo, “alle difficoltà derivanti dalla crisi economica internazionale si sono aggiunti gli effetti del sisma che ha colpito L’Aquila e alcune aree circostanti. Da gennaio a settembre 2009, nel comprensorio dell’Aquila sono state autorizzate complessivamente 4 milioni 607 mila ore di cassa integrazione guadagni (pari al 19% del totale erogato nella regione Abruzzo) con un aumento di circa sedici volte rispetto al valore registrato nel corrispondente periodo dell’anno precedente. La componente di gestione ordinaria della CIG è passata da 208 mila ore a circa 2 milioni di ore nei primi nove mesi del 2009; la gestione speciale edilizia da 85 mila a oltre 500 mila; nel comparto commerciale il monte ore autorizzato è passato da poco più di mille ore ad oltre 2 milioni di ore”.
Dati che, da soli, evidenziano le difficoltà in cui versa l’economia locale e gli effetti del sisma sullo sviluppo del territorio. “Per il solo comparto delle comunicazioni tra gennaio e settembre l’Inps ha erogato un importo di cassa integrazione guadagni pari a dodici volte quello del corrispondente periodo del 2008”, prosegue la nota, “per quanto riguarda la Cassa integrazione “in deroga”, al 25 settembre 2009, risultano aver presentato domanda alla Direzione regionale del lavoro 1.770 aziende per un totale di circa 7.700 lavoratori (di cui 1.576 sono state liquidate)”. “Prima del terremoto il complesso delle attività commerciali produceva mediamente ogni anno un volume d’affari che sfiorava i 450 milioni di euro, oltre un terzo del reddito dell’intero comune dell’Aquila”, ha dichiarato Giorgio Rainaldi, presidente della Camera di commercio dell’Aquila, “circa la metà di questo valore veniva originato dal centro storico. Oggi, solo una modesta parte dei circa 800 esercizi commerciali con sede nella “zona rossa” (quasi la metà di quelli dell’intero territorio comunale) ha ripreso le proprie attività collocandosi in spazi autonomi ovvero negli esistenti centri commerciali. Rispetto ad altre forme di ammortizzatori sociali, alla fine di settembre 2009 risultavano pervenute 7.543 domande relativamente al sostegno per i lavoratori autonomi (800 euro mese); le sospensioni del pagamento dell’IRPEF hanno riguardato 6.500 pensionati e 2.000 persone fisiche; i versamenti contributivi sono stati sospesi nei confronti di 1.300 aziende e 2.600 fra artigiani e commercianti”.
“Un quadro”, ha affermato Rainaldi, “che rende necessario un ulteriore intervento da parte del Governo a sostegno delle aree colpite dal sisma, per consentire la ripresa dell’economia locale e fare in modo che le imprese possano riorganizzarsi sul mercato e ripartire. La proroga della sospensione dell’Irpef, gli incentivi alle aziende, il contratto di programma, la zona franca e le altre misure di defiscalizzazione appaiono strumenti fondamentali per accompagnare la ripresa economica dell’Aquila e dei comuni del cratere. Vanno individuati, nell’ambito della nuova legge finanziaria, gli strumenti operativi e le risorse finanziarie che soddisfino una netta e pronta ripresa”. Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti di Confindustria, Ance, Apindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Coldiretti, Cia, Cgil, Cisl e Uil.


20 Novembre 2009

Categoria : Economia
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