L’assessora che ha sacrificato il ruolo
Pescara – GIOVANNA PORCARO: “AL VALZER DI POLTRONE PREFERISCO LA COERENZA”
(di Stefano Leone – stefanoleone8@gmail.com)
A quattro giorni dalla sua epurazione, Giovanna Porcaro Sabatini, ex Assessora alla Cultura della Giunta Mascia, dice la sua. Lo fa come suo stile, senza clamori, senza focose interviste o dichiarazioni urlate sulla sua pagina Facebook. Lo fa con una nota scritta inviata agli organi d’informazione nella quale, l’ex Assessora, tiene a far notare che la coerenza e il coraggio sono peculiarità speciali e non per tutti di questi tempi. “La coerenza non appartiene a tutti e la mia scelta di dimettermi da Assessore alla Cultura ha ampiamente dimostrato questa tesi. La verità è che bisogna avere sempre il coraggio di fare scelte coerenti per restare fedeli a se stessi senza lasciarsi abbindolare da chimere o promesse. Capire quando è il momento di fermarsi, quando è il momento di tacere e di proseguire. Pur sapendo che avrei sacrificato il mio ruolo in queste ultime settimane di consiliatura, nel momento in cui scelte politiche, a lungo espresse nelle sedute del Consiglio Comunale, hanno portato il gruppo UDC -PPE a cambiare lo scenario di riferimento, la mia dignità ed onestà intellettuale mi hanno portato a non poter più condividere il viaggio iniziato due anni fa grazie proprio al gruppo che fa capo al Dott. Dogali, che mi propose al Sindaco. Abbiamo tutti assistito, negli ultimi giorni, ad un valzer di amministratori intenti a preparare un piano per la caduta del governo Mascia, con trattative segrete ed improvvise prese di coscienza spuntare a favore della città, anteponendo l’alibi di un commissario. Va cambiata la mentalità per avere programmi condivisi che si occupino realmente delle persone. Ho verificato come in questo marasma politico non sempre esistono decisioni dettate esclusivamente dal raggiungimento di un bene comune Non si possono fare distinzioni tra i ‘buoni e i cattivi’, ma invece c’è chi pretende di dare le relative patenti. Alla fine, in politica, c’è il popolo sovrano: notoriamente, deve continuare a vincere la democrazia. Io mi sento serena e ho vinto prima ancora di essere sottoposta al giudizio degli elettori, perché ho scelto di non tradire la fiducia di quelle persone che mi hanno accompagnato in questi due anni in uno splendido viaggio, pieno di opportunità da mettere “a sistema” per creare ricchezza e valori per la nostra Città. In particolare, mi riferisco a quei giovani pescaresi ed alle Associazioni culturali. Insieme abbiamo dato alla città iniziative di pregio in cui hanno prevalso talento, passione e professionalità, iniziative in cui la città ha dichiarato che la Cultura è viva e va alimentata, va accompagnata e sostenuta e che ci sono giovani che vanno incoraggiati perché è su di loro che dobbiamo scommettere. Ho ricevuto numerosi attestati di stima dopo le mie dimissioni, gente che mi ha incitato a continuare a non arrendermi. Andrò avanti e non mi peserà farlo insieme ai cittadini, rinunciando alle condizioni dettate dalla politica, sarà anzi motivo d’orgoglio ascoltare prima di tutto la voce di ogni singolo individuo. A me interessa soltanto una città migliore in un progetto vero, chiaro e concreto, volto al bene comune”. In altre parole, la signora della Cultura, ha lasciato intendere che qualche sassolino dalle scarpe vorrà pur toglierselo. Ora, però, non è ancora arrivato il momento. Ora è tempo di continuare il lavoro con la gente anche se in veste meno istituzionale
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