Scuole? Premier, è qui l’emergenza


Un premier che dichiara ai quattro venti di tenere molto alle scuole avrebbe dovuto visitare per prima L’Aquila, nel suo giro panoramico in tutta Italia, cominciato a Treviso e proseguito a Siracusa. L’emergenza scuole infatti è a L’Aquila e nel cratere: la maggiore e la più grave in Italia. Parole sacrosante del presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, che non possono non essere condivise.
L’emergenza scuole è palpabile, nota, misurata anche a colpi di euro: ne occorrono 6 milioni perchè musp map e altre diavolerie abitative del genere stanno andando in malora. Sono stati provvidenziali e utilissimi, ma dopo cinque anni vanno in pezzi. Era noto, ovvio, prevedibile e forse anche previsto. Per logica, se non altro.
Ma anche sotto Renzi, la politica pare non tenga in alcuna considerazione la logica. Può darsi che all’emotivo principe fiorentino certi problemi sfuggano, anche se è assurdo solo ipotizzarlo. Non è accettabile che chi deve consigliare il premier e indirizzarne l’irruenza e la facondia incontenibile, ometta di sottoporgli certe emergenze. Se lui sceglie di occuparsi molto e subito di scuole, come ha potuto non pensare a L’Aquila? O crede davvero che qui i problemi siano risolti?
Se lo pensa, deve correre – per lui è normale – a informarsi. Guida l’Italia, mica Roccacannunccia. E non vuole un’Italia somara dietro la lavagna. Beh, caro premier, sia coerente. Così siamo dietro la lavagna e anche sotto il pavimento. O ancora più in basso.



19 Marzo 2014

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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