Renzi dimentica pensionati e precari?
Il premier Matteo Renzi, ora lo sappiamo, ha promesso di infilare un’ottantina di euro al mese in più nelle buste paga dei dipendenti che guadagnano fino a 1500 euro, che sono in Italia una decina di milioni. Benissimo, nessuno lo aveva fatto prima di lui. Tutti erano abituati all’operazione contraria: la sottrazione di euro dai portafogli italiani ad opera dello Stato. E’ questa, in fondo, una delle cause della crisi attuale, che è crisi di consumi e sfiducia. Ma non solo, naturalmente.
Da cittadini ormai alle corde, sfiniti anche e soprattutto dalla politica cialtrona che ha colpito e affondato l’Italia, abbiamo ancora la forza di dire: caro premier, ha dimenticato precari e pensionati? Se un po’ di soldi finiranno presto anche nelle tasche dei pensionati più maltrattati d’Europa ( i nostri ) e se il numero dei precari sarà dignitosamente e realmente ridotto, vedrà che come d’incanto l’economia riprenderà fiato. Si solleveranno i consumi e il commercio respirerà . La produzione potrà smettere di ansimare. Il pagamento dei debiti dello Stato alle imprese sarà un’ossigenata vigorosa.
Al premier, infine, vorremmo indicare un dato: anche nei casinò (quattro in Italia) si va di meno. Gli affari scendono. I bilanci annaspano perché le fiches non corrono più come una volta. I gestori si preoccupano. Si accigliano. Si incupiscono. Ma, caro Renzi, non fa nulla: di questo non deve proprio preoccuparsi. Giochiamo d’azzardo da anni ogni giorno, per tentare di vincere un pasto a colazione e uno a cena. Delle sofferenze dei casinò, francamente, ce ne infischiamo. Ci rattristano più quelle dei mercatini rionali.
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