Chiesti spazi per nudisti in Abruzzo
L’Aquila – I sindaci di Roseto, Torino di Sangro, Ortona e Vasto dovranno uscire… allo scoperto, e dire sì o no alla richiesta dell’associazione naturisti abruzzesi (Anab) che chiedono spiagge per nudisti lungo i litorali delle quattro località adriatiche. Spiagge, ovviamente, appartate e recintate, magari nel cuore di riserve naturali, non certo sugli arenili affollati. Il nudismo, che pure da qualche parte in Italia si consente (magari grazie a quelle ipocrisie del “faccio finta di nulla” che tanto piacciono ad alcuni politici), ha bisogno di autorizzazioni e scartoffie. Altrimenti andrebbe a impattare verso immaginabili giaculatorie e associazioni e gruppi di cittadini che non vogliono consentire ai loro figli di sapere come sono fatti una donna o un uomo.
Comunque i quattro sindaci dovranno (o almeno dovrebbero) rispondere, farsi sentire. La cosa peggiore sarebbe far finta di nulla e chiudere l’istanza in un provvidenziale cassetto, patata bollente da passare al primo cittadino successore. Ma c’è la possibilità che, alla fine, tutto cada nel nulla. I nudisti sugli arenili che li accolgono non fanno altro che prendere il Sole senza mantenere sulla pelle le classiche aree pallide. Natura allo stato totale. Che ci sarà di male? Che differenza può esserci tra un minibikini grande come un francobollo, di quelli che talune usano, e il nudo integrale? Vai a capire.
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