Perimetrazioni, mozione Colonna-Lombardi – Ma per migliaia di persone è un incubo
L’Aquila – La nuova ordinanza del sindaco (da noi pubblicata ieri insieme con la mappatura delle nuove perimetrazioni) pone dei problemi, ai quali in parte si potrà porre rimedio da quanto deciso oggi dal consiglio comunale. L’assemblea ha approvato la mozione, che vedeva come primi firmatari i consiglieri Franco Colonna ed Enzo Lombardi, relativa agli immobili classificati in categoria A,B,C e situati in “zona rossa”, oggetto di successiva riperimetrazione della stessa.
Il documento osserva che “la progressiva riduzione delle Zone Rosse rende accessibili abitazioni in precedenza interdette”, con conseguente perdita dei requisiti per l’assegnazione di alloggi del progetto “Case” o per il contributo di autonoma sistemazione. Tuttavia “la possibilità ed i tempi di rientro effettivo nelle abitazioni non inagibili escluse dalle Zone Rosse – recita ancora il testo della mozione – dipendono dall’entità dei lavori da fare e da eventuali impedimenti indipendenti dalla volontà dei proprietari, come la presenza di piani di recupero riguardanti più unità immobiliari o di isolati di interesse storico-artistico”. Pertanto, allo scopo di garantire un lasso di tempo ragionevole tra la pubblicazione delle riperimetrazioni e la perdita effettiva dei requisiti, così come è avvenuto per le abitazioni non situate in zone rosse, il documento impegna il sindaco “a definire mediante ordinanza le modalità e i tempi di perdita effettiva dei requisiti per beneficiare del progetto Case, dell’affitto concordato o del contributo di autonoma sistemazione”. In particolare, sulla base degli indirizzi contenuti nella mozione, per le abitazioni classificate A si perde il diritto alla sistemazione dopo 45 giorni dalla pubblicazione; per quelle classificate B oppure C (se occupate dai proprietari) dopo un periodo proporzionale al tempo necessario ad effettuare i lavori, “da stimare caso per caso sulla base dei progetti di riparazione, che comunque vanno presentati al Comune entro 30 giorni dalla data di pubblicazione, pena la perdita dei requisiti”. Per le abitazioni classificate B, C occupate invece da affittuari, si perde il diritto alla sistemazione dopo 15 giorni dal ripristino dell’agibilità effettuato dal proprietario, sempreché questi mantenga il contratto di affitto per i quattro anni successivi. Il documento sollecita inoltre il sindaco “affinché dia le non più rinviabili disposizioni al dirigente comunale responsabile delle verifiche di agibilità sismica, necessarie ad individuare con certezza i fabbricati compresi o esclusi dalle Zone Rosse e, sopratutto, i singoli indirizzi (via, numero civico, lettera) che appartengono a tali fabbricati, visto che – osserva il testo della mozione – l’incertezza di attribuzione dell’agibilità alle abitazioni produce enormi difficoltà alle famiglie, alle commissioni per l’assegnazione degli alloggi e a tutti gli addetti al controllo dei requisiti”.
Fin qui le notizie dal Comune, che sono sicuramente importanti e utili. Ma per migliaia di persone la perimetrazione che modifica la zona rossa è e resta un incubo. Chi aspettava la casa, si sente dire che non ne ha più diritto, perchè la zona in cui abitava, prima rossa, ora non lo è più. Ciò provoca preoccupazione in chi sperava di poter rientrare in città, dopo mesi di… esilio forzato, e dormire sotto un tetto sicuro almeno per un lungo periodo, senza timori delle scosse. Si stanno inoltre verificando situazioni assurde: vi sono strade dichiarate aperte e case “verdi”, quindi agibili con lavori, ma circondate da serie di palazzi pericolanti dai quali cadono persino pezzi di cemento, mattoni, intonaco. Situazioni da paura, sulle quali si passa tracciando righe e dando colore alle carte, ma senza approfondire i problemi.
Questo provocherà conseguenze di cui il sindaco e agli amministratori dovranno rispondere: trasferimenti in altre città, perdita di popolazione, abbandono dell’Aquila in misura anche rilevante. Ma ci sarà tempo pedr rirparlarne, e per rivedere alcune perimetrazioni cervellotiche.
(Nella foto: Sotto questo palazzo in via Castiglione fortemente pericolante e frammentato si dovrebbe tornare ad abitare, pochi metri di distanza da pareti che si sbriciolano: infatti la zona rossa ad un metro dal palazzo non c’è più…)
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