Stasera replica Tracce di cera
Pescara – Stasera domenica 16 marzo si terrà la seconda replica di Tracce di cera, la storia del disco nel jazz al ResNudaTeatro di Pescara. Lo spettacolo mette a confronto il jazz e la musica del novecento con l’enorme sviluppo tecnologico che ha caratterizzato il secolo. Il jazz ha avuto un rapporto stretto e profondo con le evoluzioni tecnologiche, soprattutto con il modificarsi continuo del supporto fono-meccanico: Tracce di cera racconta come gli interpreti si siano adeguati e abbiano sfruttato di volta in volta le novità portate dal progresso nel modo di registrare e ascoltare la musica. Il biglietto di ingresso allo spettacolo costa 10 euro. Lo spettacolo di venerdì 14 avrà inizio alle 21, mentre quello di domenica comincerà alle 18. Visto il numero limitato di posti a disposizione, è consigliata la prenotazione. Si parte dai rulli da inserire nei pianoforti meccanici per approdare ai nastri di registrazione, si prosegue con la lunga stagione del disco, dai 78 giri ai V-disc e, poi, ai long-playing. Le musicassette hanno dato la possibilità di portare la musica fuori di casa, nelle automobili e nei walkman. L’epoca moderna, infine, è caratterizzata dalla musica digitale, con il compact disc, gli mp3 e i lettori multimediali.
I diversi supporti hanno segnato, in ciascuna stagione, il modo in cui i musicisti hanno dovuto progettare e pubblicare le proprie creazioni. Ogni supporto, con i suoi limiti di tempo e le sue dinamiche espressive, ha costretto gli interpreti a misurarsi con i problemi legati alla durata dei brani oppure alla resa sonora causata dai microfoni e dalla strumentazione utilizzata.
A partire da questi elementi concreti e pratici, il testo scritto da Marco Di Battista rilegge la storia del jazz e dei suoi protagonisti e rivela come anche i limiti imposti da questioni estranee al processo artistico abbiano portato a soluzioni eleganti quanto funzionali da parte dei più grandi jazzisti. Sul palco, la voce recitante di Ezio Budini sarà accompagnata da Marco Di Battista al pianoforte, Giorgio Pelagatti al contrabbasso e Franco Finucci alla chitarra.
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