I primari: due calamità, terremoto e inchiesta
L’Aquila – Il presidente ANPO Abruzzo Alessandro Di Felice scrive: “Venerdì 20 e sabato 21 novembre a L’Aquila e Chieti avranno luogo due importanti seminari dedicati alla Sanità Abruzzese promossi dalla Sezione Abruzzese dell’Associazione Nazionale Primari Ospedalieri (ANPO). Il primo in programma all’Aquila alle ore 15.30 di venerdì 20 novembre presso la Sala Convegni dell’Ordine dei Medici, è intitolato “La riforma della nuova contrattazione collettiva e il ruolo della dirigenza medica”; il secondo, in programma a Chieti sabato 21 novembre alle ore 9.00 presso la Sala Consiliare della Provincia, tratterà dell’accorpamento delle ASL: compatibilità funzionali, economico-finanziarie e giuridiche.
La sanità abruzzese attualmente sta pagando le conseguenze di un evento calamitoso naturale (6 aprile 2009) ed un evento calamitoso politico-amministrativo (14 luglio 2008). I due eventi hanno portato, come logica conseguenza, una grave difficoltà nel lavoro quotidiano degli operatori sanitari in generale e dei Primari in particolare. Gli effetti principali, soprattutto a L’Aquila, sono quelli derivati dal deficit di agibilità dei vari locali ospedalieri, a cui si sono associati, come per tutti gli altri, gli eventi dell’altro accadimento calamitoso politico-amministrativo. Specialmente quest’ultimo ha portato la Corte dei Conti, nella prima decade dell’agosto scorso, ad un’analisi impietosa del nostro debito sanitario in particolare con riferimento agli anni 2007-2008, per una esposizione debitoria complessiva di oltre € 2,5 miliardi. E’ un verdetto vero di condanna che moralmente chiama in causa coloro i quali, negli ultimi anni, hanno gestito la nostra sanità e tra questi anche i Direttori Generali. Rimane tuttavia il debito da onorare! E tutti dobbiamo essere coinvolti: la popolazione che, stanca di essere vessata dall’aumento della benzina, dell’IRAP, dell’IRPEF e dei vari tickets, ha decretato democraticamente con il voto del dicembre 2008 un cambiamento e la scelta di una nuova classe politica affinché fosse meno disinvolta, come nel passato, sul piano economico e più attenta, per la categoria sanitaria, alla valorizzazione delle risorse umane e delle competenze presenti nel territorio, al fine di raggiungere quel cambiamento più adeguato alle necessità assistenziali della gente d’Abruzzo. Anche noi, classe medica e primariale in particolare, abbiamo il dovere di migliorare e di capire le necessità amministrative-contabili e quindi intendere e valutare anche le scelte che dolorosamente bisogna operare. I due eventi, quello di L’Aquila il 20 novembre 2009, per acquisire una maggiore conoscenza dei nostri ruoli giuridici-contrattuali e, quello di Chieti il 21 novembre 2009, per acquisire una maggiore conoscenza giuridica-funzionale-economica degli accorpamenti operati. Tutto ciò per migliorare la nostra offerta sanitaria di qualità per la pianificazione di tutti quei problemi che riguardano la salute delle nostra gente d’Abruzzo”.
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