Aeroporto, il comune ha scelto Val d’Aosta


aerop strada accessoL’Aquila – Come d’incanto, dopo recenti servizi giornalistici sull’argomento, il consiglio comunale ha deciso questa mattina di affidare la gestione dell’aeroporto ad una società della Valle d’Aosta, preferendola (evidentemente ritenuta conveniente l’offerta) all’abruzzese Saga che gestisce l’aeroporto regionale di S.Giovanni Teatino. Dopo i tempi folgoranti e velocissimi del G8, quando le cose si facevano presto e bene, anche in poche settimane, in diverse cose L’Aquila era ricaduta – e lo è ancora – nel suo torpore da incompiuta, che consente, per esempio, ad un breve tratto di strada come la variante di Pile di restare chiuso e inutilizzato da anni, nonostante i gravissimi problemi di traffico che soffocano la periferia. Un torpore che sembrava riguardare , appunto, anche l’aeroporto, costruito e dotato di chilometri di ottima viabilità, in pochissimo tempo.
aeroporto l'aquila set 09
Se fosse stato per gli aquilani, sarebbe rimasto com’era, poco più di una pista tra gli sterpi e i pantani, per altri trent’anni. Invece per il G8, ma soprattutto perchè si voleva e si poteva e si agiva da Roma con fermezza e autorità qui sconosciute, lo scalo detto oggi “Aeroporto dei parchi” comparve in pochi giorni. Un vero aeroporto, non grande ma medio. Una manna per la città e tutte le zone interne. Ma, tornato nelle mani del Comune, l’aeroporto dormiva da cinque mesi, nonostante, dicono, l’impegno del consigliere Giampaolo Arduini preposto all’opera. Semplicemente, stava prevalendo l’aquilanità: nessuno decideva nulla per la gestione. Articoli di stampa (a dire il vero pochi e svogliati), critiche, allarmi: oggi la decisione. C’è da sperare che i valdostani adottino i loro metodi e usino persone adeguate per gestire lo scalo. Per carità, facciano tutto loro, trasformino lo scalo in commerciale e turistico, scelgano pragmatismo e concretezza senza ascoltare l’aquilanità. Abbiamo bisogno di aria nuova e persone nuove, altrimenti il G8 resterà il momento migliore della storia aquilana: quando le cose si facevano subito, senza intoppi, e anche bene, e a farle erano persone che con le beghe locali non avevano a che fare.
Il consiglio comunale di oggi si è occupato anche della gestione della casa dello studente. Secondo il consigliere Giuseppe Bernardi a gestire la struttura debbono essere la Regione e l’ADSU. Siamo certi che in passato i due enti abbiano davvero gestito bene la casa che ora è crollata con otto vittime? Siamo certi che tutto sia filato liscio? Purtroppo, il passato non è molto confortante. Un argomento sul quale riflettere senza livori, ma anche con molta lucidità.
(Nelle foto Col: L’accesso finalmente decente all’aeroporto dell’Aquila – Fino a luglio si arrivava allo scalo lungo una stradina semisterrata uguale dagli anni Settanta)


19 Novembre 2009

Categoria : Cronaca
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