Taccuino: scienze investigazione, Il colore del caffè, archeologia, PEC, Chieti
SCIENZE INVESTIGAZIONE – Per fattori contingenti (sito internet bloccato per mesi e mesi; anticipazione della data di immatricolazione; psicosi del terremoto) erano rimasti 68 posti disponibili per iscriversi al corso di laurea in Scienze dell’investigazione, rispetto ai 300 previsti (è un corso a numero chiuso). E’ apparso sul sito dell’Ateneo un avviso che informava della riapertura delle iscrizioni per il giorno 16 novembre. Si aggiungeva che le iscrizioni erano aperte fino al raggiungimento del numero dei posti disponibili.
Ieri, 17 novembre, dunque soltanto un giorno dopo la scadenza, è apparso in prima pagina sul SITO www.univaq.it questo altro comunicato: “Si avvisa che, in merito al completamento dei 68 posti resisi disponibili per l’immatricolazione al corso di laurea in Scienze dell’Investigazione, è stato raggiunto il numero e non sono più disponibili ulteriori posti aggiuntivi”.
C’è gente che ha cominciato a fare la fila di notte per avere la sicurezza di arrivare tra i primi allo sportello. Mi sembra un successo importante e che merita di essere segnalato. Vedo che sull’università aquilana c’è tanta matematica creativa; nel nostro caso, ci sono numeri obiettivi. So che i testimoni sono a volte smemorati; nel nostro caso i testimoni sono due documenti ufficiali dell’Università, facilmente accessibili. Che la gente sia venuta anche da Udine a L’Aquila, facendo la fila, per iscriversi presso questo corso di laurea, mi sembra un motivo di orgoglio e di speranza per l’Università, per l’Aquila, tutti noi.
Lo fa sapere il prof. Francesco Sidoti, presidente del corso di laurea in scienze dell’investigazione.
PESCARA – Sabato 21 novembre, ore 18 – LIBRERIA FELTRINELLI – Corso Umberto I n. 5 – Presentazione del romanzo di ARTURO BERNAVA “IL COLORE DEL CAFFÈ” a cura di Marco Tornar. Saranno presenti l’Autore e l’editore Marco Solfanelli.
Scheda del libro: Il maresciallo Dante Modiano, poco prima della seconda guerra mondiale, viene trasferito in un paesino della montagna abruzzese. Si imbatte da subito in strani personaggi: un bambino di cui tutti sembrano ignorare le origini, un vecchio cieco appassionato di letteratura, una splendida e prosperosa ostessa, una contessa che fugge dalla vita mondana della capitale forse per nascondersi, un finanziere senza scrupoli che ha truffato migliaia di persone.
ARCHEOLOGIA – “L’archeologia in Abruzzo dopo il terremoto: esperienze e proposte per la rinascita”. Dal 19 al 22 novembre presso l’Hotel Centro Congressi Ariston, a Paestum (Sa), si terrà la XII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, evento che nell’edizione 2008 ha contato oltre 200 espositori e 10.000 visitatori. La Borsa è una delle maggiori vetrine internazionali per tutto il mondo del turismo nell’ambito del settore archeologico attirando l’interesse di enti, istituzioni, addetti ai lavori e attenti osservatori, sempre affluiti in numero copioso.
Evento focale dell’edizione 2008 sarà nella giornata di sabato 21 novembre una tavola rotonda dal tema «L’archeologia in Abruzzo dopo il terremoto: esperienze e proposte per la rinascita».
Oltre all’ANA, promotore dell’iniziativa, la tavola rotonda vedrà la partecipazione del Presidente dell’ Archeolclub d’Italia Onlus, di archeologi professionisti insieme ad autorevoli esponenti delle Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo, del mondo accademico, anche dell’Università dell’Aquila, oltre ad Associazioni ed Enti del territorio colpito dal sisma attivi nella tutela e valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale e naturalistico della provincia dell’Aquila.
Pertanto proprio a Paestum, sarà presentato ufficialmente un protocollo di intesa promosso dalle due maggiori associazioni nazionali di settore, Archeoclub d’Italia e ANA, e che chiederà il sostegno alle maggiori istituzioni tra cui la Regione Abruzzo, la Provincia dell’Aquila, il Ministero dei Beni Culturali, la Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo e vari comuni abruzzesi, con lo scopo di procedere compattamente a favore della tutela del patrimonio archeologico del territorio aquilano cosi duramente colpito dal sisma. Prima azione del progetto è una mostra itinerante sulla Necropoli protostorica di Fossa che sarà ospitata in ben 15 sedi dell’Archeoclub d’Italia, da Trento a Nicolosi in Sicilia, ma soprattutto alla XII Borsa del Turismo Archeologico l’ Archeoclub d’Italia formulerà una proposta molto ambiziosa: quella di far adottare i siti archeologici della provincia dell’Aquila dall’UNESCO affinché diventino patrimonio dell’umanità.
PEC – Il prof. Antonio Cilli fa sapere: “Il DPCM del 6 maggio 2009 (G.U. n. 119 del 25 maggio 2009) all’art. 2 annuncia: “L’attivazione della PEC e le comunicazioni che transitano per la predetta casella di PEC sono senza oneri per il cittadino”. L’@mail è certamente uno dei mezzi di comunicazione più diffuso per la sua economicità e l’immediatezza di trasmissione. Presenta però dei punti deboli, quali, ad esempio, la possibilità di falsificare il mittente o l’orario di invio, che hanno indotto a ricercare forme di comunicazione più sicura, come appunto la Posta Elettronica Certificata (PEC), nata per assicurare agli utenti la certezza, il valore legale, l’invio e la consegna dei messaggi email al destinatario.
Per molti aspetti simile al modello cartaceo della raccomandata con ricevuta di ritorno, si differenzia da quest’ultima in quanto la PEC permette di conoscere con certezza il mittente reale del messaggio, assicurando così la possibilità di legare in maniera certa la trasmissione con il documento trasmesso.
Inoltre, rispetto alla raccomandata A/R, la PEC presenta ulteriori vantaggi: semplicità ed economicità di archiviazione, inoltro e riproduzione; facilità di invio a più destinatari contemporaneamente con costi decisamente irrisori; possibilità di consultazione ed uso anche da postazione diverse da quelle del proprio ufficio o abitazione ed in qualunque momento, grazie alla persistenza del messaggio nella casella di posta elettronica.
Come richiedere la PEC? Il Decreto indica, quale organo erogante, il collegamento ad un fantomatico “sito dedicato” senza pubblicarne l’indirizzo telematico.
Navigando in Internet si scopre che il Ministro Brunetta ha annunciato in una conferenza stampa di aver siglato due protocolli di intesa con ACI e INPS per la fornitura – gratuita – a tutti i cittadini italiani di indirizzi PEC utilizzabili per comunicare con le Pubbliche Amministrazioni. Milioni di indirizzi di posta elettronica certificata presto dovrebbero diffondersi su tutto il territorio nazionale, in pochi mesi.
L’osservatorio dei contenuti digitali (www.osservatoriocontenutidigitali.it) evidenzia, però, un potenziale pericolo di sviluppo delle nuove tecnologie: il digital divide! E già, in Italia, il 52% non utilizza la rete Internet, solo 10 milioni di famiglie dispongono della banda larga, oltre il 12 per cento dei cittadini è ancora privo di Internet veloce, un’azienda su tre non è presente in Rete e, soprattutto, l’offerta dei servizi della PA ai cittadini è incredibilmente scarsa: limitata ai soli contenuti informativi per il 59 per cento dei siti web delle amministrazioni locali mentre il 37 per cento dei Comuni consente esclusivamente di scaricare moduli e solo il 4 per cento mette a disposizione applicazioni veramente interattive.
In un contesto del genere, ragionevolmente, prima di preoccuparsi di inondare di PEC il Paese bisognerebbe pensare a colmare il digital divide che – anche senza PEC – impedisce al Paese di realizzare la rivoluzione digitale.
Quanti dei 14 milioni di pensionati ai quali l’INPS offrirà gratuitamente un indirizzo di posta elettronica certificata dispongono di un adeguato livello di alfabetizzazione informatica che consentirà loro di ricevere effettivi vantaggi?
I due protocolli di intesa con ACI e INPS firmati dal Ministero hanno ad oggetto la distribuzione gratuita – a tutti i cittadini che ne facciano richiesta – di indirizzi di posta elettronica certificata.
A questo punto ci si chiede come mai il Ministero dell’Innovazione ha annunciato di bandire una gara da 50 milioni di euro per selezionare un fornitore di Stato di servizi che che permetterà ai cittadini di comunicare con la sola pubblica amministrazione e di perfezionare contestualmente accordi con soggetti privati finalizzati alla distribuzione, sempre gratuita, di veri e propri indirizzi PEC utilizzabili per ogni genere di comunicazione.
Perché spendere 50 milioni di euro per qualcosa che altri soggetti sono evidentemente disponibili ad offrire gratuitamente?
Sul sito www.inps.it si trova la seguente informativa: “più di tre milioni di italiani, registrati presso il sito dell’Inps, e già abilitati (tramite il Pin) a eseguire servizi online, possono ricevere una casella di Posta Elettronica Certificata a titolo gratuito”
La suddetta premessa, limita l’assegnazione agli utenti già registrati sul sito Internet dell’Inps!
Nessuna controindicazione per quanto riguarda il gestore ACI (www.aci.it) che a questo punto definirei l’organo di “soccorso per il cittadino digitale”. Sul web si legge: “Tutti i cittadini che si recheranno nelle province di Roma, Trieste, Torino, Milano, Monza Brianza, Genova, Venezia, Barletta-Andria-Trani, Bari, Bologna, Campobasso, Trento, Palermo, Agrigento, Grosseto, L’Aquila, Acireale, Ancona, Aosta, Brindisi, Catania, Cagliari, Carbonia-Iglesias, Napoli, Potenza, Catanzaro, Firenze, Perugia, Bolzano, Messina, Alessandria, chieti, Imperia, La Spezia, Macerata, Pesaro-Urbino, Pescara, Prato, Imperia, Savona, Siena, Taranto, Terni, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Ascoli Piceno, Asti, Foggia, Ragusa, Cuneo, Rimini, Siracusa, Teramo, Trapani, Lecce e Lodi potranno richiedere all’Automobile Club d’Italia l’attivazione gratuita di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) da utilizzare per le comunicazioni con le pubbliche amministrazioni. Il servizio sarà successivamente esteso a tutto il territorio nazionale”.
CHIETI – L’Assessore all’Ecologia ed Ambiente del Comune di Chieti, Bassam El Zohbi , e la Dirigente del III Circolo Didattico di Chieti , Paola Di Renzo , hanno emesso la seguente nota: « Anche quest’anno si svolgerà la “SETTIMANA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE”, promossa dall’UNESCO ESS e la “FESTA DELL’ALBERO” a cura di LEGAMBIENTE, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Chieti, la TEMA, la Teate Servizi, il Comando di Polizia Municipale di Chieti, la Forestale cui aderisce anche il Terzo Circolo Didattico di Chieti Rendere gli alunni consapevoli di poter contribuire alla costituzione della società attraverso un ruolo attivo è l’obiettivo ambizioso, ma possibile che il Terzo Circolo Didattico di Chieti, si pone attraverso il grande progetto “CITTADINANZA E COSTITUZIONE: IO DIALOGO CON IL MONDO”.
A partire dal 9 e fino al 20 novembre 2009 in tutte le Scuole dell’Infanzia e Primarie del Circolo, le insegnanti coordinate dalla docente Antonella Di Giammarino, stanno affrontando tematiche legate ad un consumo più oculato delle risorse, all’uso, riutilizzo e riciclo dei materiali.
E’ significativo sottolineare che da quest’anno il Terzo Circolo è diventato una delle tre ISOLE ECO-DIDATTICHE della provincia di Chieti. Già da tempo, infatti, in questa Scuola si effettua la raccolta differenziata di carta, plastica, toner, alluminio, organico in accordo con il Comune di Chieti e la ditta Tema.
I bambini producono COMPOST, curano i giardini e gli orti delle scuole, partecipano a concorsi proposti dal Comune o dalla Regione (Riciclarte ed Energiochi), hanno contatti con Fattorie Didattiche, visitano i Cea (Centri di Educazione Ambientale).
I genitori, dal canto loro, si sono organizzati in “Eco-comitati volontari” e sostengono volontariamente gli insegnanti in numerose occasioni (mercatini, operazioni “Scuole pulite”, giardinaggio, logistica…).
Per rendere ancora più partecipi le famiglie di ciò che gli alunni stanno imparando a scuola, sono state organizzate nei plessi una serie di SOCIALIZZAZIONI in cui, attraverso canti, proiezioni di filmati, spot e diapositive si lanciano messaggi sulle problematiche urgenti del Pianeta Terra e sulle buone pratiche da mettere in atto”.
Nella mattina di venerdì 20 novembre i bambini, con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, della Teate Servizi, del Comune , del Comando di Polizia Municipale, dei genitori dei “Comitati Genitori e Amici del Terzo Circolo”, parteciperanno alla FESTA DELL’ALBERO adottando tre piazze di Chieti Scalo: Piazza Carafa, Piazza Roccaraso ed una piccola piazza sita in Via Ricciardi. Gli alunni pianteranno fiori, alberi, cespugli e ripuliranno le famose panchine del “Quadrato” imbrattate da anni da improbabili artisti. Alle ore 17,00 dello stesso giorno si svolgerà la TAVOLA ROTONDA presso la scuola di Viale Abruzzo, aperta al territorio durante la quale verranno trattate tematiche sullo Sviluppo Sostenibile, i cambiamenti climatici e il riciclo.
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