La CGIL denuncia: “Altro che impegni, si sforbiciano gli uffici giudiziari aquilani”
L’Aquila – I sindacalisti Umberto Trasatti e Ivana Giardini della CGIL denunciano una grave situazione che si starebbe concretizzando ai danni degli uffici giudiziari aquilani. Ecco quanto scrivono: “Tagli alle dotazioni organiche. Per la maggior parte nelle posizioni apicali. E’ questa la politica con cui il Ministero della Giustizia vuole rendere il servizio giustizia più efficace e i processi più veloci. Nella proposta di revisione delle piante organiche degli uffici giudiziari (quelli, per intenderci, dove si svolgono i processi) resa nota alle organizzazioni sindacali di settore, il Ministero della Giustizia ha di fatto cancellato con un colpo di spugna una serie di figure previste nelle piante organiche di cui alcune coperte, altre no, altre lasciate scoperte da lavoratori andati in pensione da poco.
Mentre il governo si affanna a far approvare una legge che toglie di fatto la possibilità di svolgere i processi con regolarità, il Ministero della Giustizia fa la sua parte riducendo ulteriormente il personale che con i magistrati collabora per mandare faticosamente avanti la macchina della giustizia.
Ridurre il personale di Tribunali, Procure, Giudici di Pace vuol dire ridurre la possibilità di svolgere regolarmente udienze, istruttorie, e tutti i numerosi adempimenti connessi all’attività giudiziaria, ma vuol dire, soprattutto, negare ulteriormente il “servizio giustizia” al cittadino comune, quello che non ha processi importanti e non viene difeso da avvocati “di grido”, quello che ha bisogno, e quasi mai per cose piacevoli, di trovare nel sistema giustizia risposte celeri ai propri problemi quotidiani.
La situazione per gli uffici giudiziari di L’Aquila e del distretto è resa ancora più difficile dal fatto che, dopo le vicende sismiche, si sono compiuti sforzi immensi per far ripartire l’attività giudiziaria e cercare di mantenerla all’altezza delle esigenze venutesi a creare proprio a causa del terremoto (inchieste, processi, ma anche attività meno note eppure ugualmente importanti come, ad esempio, il servizio delle “perizie giurate”); questi uffici subiranno notevoli ridimensionamenti di personale come si può facilmente evincere dai seguenti dati:
CORTE D’APPELLO : 21 posti soppressi tra funzionari e cancellieri;
TRIBUNALE L’AQUILA: 11 posti soppressi tra funzionari, cancellieri ed operatori;
TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA : 2 posti soppressi di cancelliere;
TRIBUNALE PER I MINORENNI: 3 posti soppressi tra funzionari e cancellieri;
GIUDICE DI PACE: 1 posto soppresso di direttore di cancelleria;
PROCURA GENERALE: 4 posti soppressi tra dirigente e direttori di cancelleria;
PROCURA DELLA REPUBBLICA L’AQUILA: 8 posti soppressi tra dirigente, direttore di cancelleria, funzionari e cancellieri;
TRIBUNALE DI AVEZZANO: 9 posti soppressi tra dirigente, direttore di cancelleria, funzionari e cancellieri;
PROCURA DI AVEZZANO: 3 posti soppressi tra direttore di cancelleria, funzionari e cancellieri;
GIUDICE DI PACE DI AVEZZANO: 1 posto soppresso di funzionario;
TRIBUNALE DI SULMONA: 2 posti soppressi di funzionario;
PROCURA DI SULMONA: 2 posti soppressi tra direttore di cancelleria e cancelliere;
I dati sono ottenuti raffrontando le tabelle con le dotazioni organiche esistenti fino ad oggi con la nuova proposta del Ministero, e non comprendono tutti gli uffici giudiziari della provincia di L’Aquila ma certamente sono sufficienti a mostrare in che direzione si vuol fare andare il sistema giudiziario; con buona pace di tutti coloro che vorrebbero davvero una giustizia efficiente”.
(Ndr) – La denuncia sindacale è grave e circostanziata. Attendiamo risposte dalle istituzioni e dalle forze politiche aquilane e abruzzesi, che fino ad oggi si sono distinte negli impegni e nelle promesse proprio in merito al consolidamento e alla stabilità degli uffici giudiziari. E’ recentissimo l’annuncio di lavori per milioni e il giuramento sulla Corte d’appello che nessuno sposterà da L’Aquila. Che razza di gioco si sta giocando?
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