IL CANDIDATO E’ STRA-D’ALFONSO
Pescara – (ore 23,45) – Il candidato non è Luciano D’Alfonso, ma stra-Luciano D’Alfonso, con quasi il 77% dei consensi alle primarie, conclusi gli scrutini nei 300 seggi abruzzesi. I votanti pure tracimano: quasi 42.300. L’ex sindaco di Pescara ha avuto solo dai suoi concittadini pescaresi circa 9.000 schede crociate sul suo nome. Un’affermazione significativa. La percentuale è alta, quasi un plebiscito, anche se i due avversari non hanno, alla fine, sfigurato: Caramanico 13,5% e Mascitelli 10,2%. In soldoni, migliaia di voti, ma niente da fare con il blindato D’Alfonso che corre a vele spiegate verso il voto di maggio, quando l’ìAbruzzo sceglierà il suo presidente. Per ora contro chi si impegnerà Luciano? Mistero. Il centrodestra non sa, e, se sa, non favella. Non si sa neppure se fasrà le primarie o no. La rissa è estesa a insistente come una pioggia di aprile.
Per il candidato sindaco a Pescara, meno decisione e meno idee chiare. Ci sarà il ballottaggio tra i due che hanno preso più voti, Blasioli il 30%, Alessandrini il 35,5%. Gli altri: Teodoro il 15, Di Pietrantonio 12,2, Cordova meno di 4, D’Amico più o meno il 3%. Anche in questo caso, tutto da vedere, compreso l’antagonista del centrodestra.
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