Qui Giulianova
DEPURATORE SANINELLO – Il sindaco Francesco Mastromauro esprime grande soddisfazione per l’avvenuta approvazione della VIA, la Valutazione di Impatto Ambientale, relativa al nuovo depuratore sul Salinello che, dimensionato per una popolazione superiore ai diecimila abitanti, sarà al servizio di Tortoreto e di Giulianova nord.
L’iter amministrativo era stato avviato nell’ottobre 2013 con la pubblicazione dell’avviso pubblico riguardante la procedura di assoggettabilità.
“E’ un grande passo avanti per il nuovo impianto che, su progetto della società Ruzzo, sarà realizzato a qualche centinaio di metri più ad ovest rispetto a quello esistente, destinato alla dismissione, e specificamente nell’area industriale del Salinello. Con la sua entrata in funzione, che spero avverrà in tempi contenuti”, dichiara il sindaco, “Giulianova disporrà di due modernissimi impianti: il depuratore di Villa Pozzoni, inaugurato il 23 giugno 2010, con capacità di 90.000 abitanti equivalenti ma espandibile in futuro fino a 120.000, e, appunto, quello sul Salinello, che eliminerà i problemi di smaltimento verificatisi nel passato migliorando considerevolmente anche per quel fiume, come avvenuto per il Tordino, la qualità dell’effluente finale preservando i corpi idrici ricettori dal rischio inquinamento. Anche se, come ho più volte sottolineato, in accordo con il sindaco di Tortoreto Generoso Monti, rimangono necessari i controlli sul fiume nella parte a monte dei nostri territori”.
COMITATI QUARTIERE – Il sindaco Francesco Mastromauro e l’assessore Archimede Forcellese esprimono la loro soddisfazione per l’interesse che sta suscitando l’esperienza dei Comitati di quartiere giuliesi. “Piace il modello innovativo di democrazia partecipativa targato Giulianova. Dopo S. Egidio alla Vibrata, Teramo e Bussi sul Tirino – dicono il sindaco e Forcellese – sono infatti previsti incontri ed assemblee in altre località abruzzesi per discutere delle nostre realizzazioni e per capire meglio come la politica possa tornare nelle mani dei cittadini anche imparando dalle criticità di un’esperienza, la nostra, che non ha ancora nemmeno un anno. Evidente come intorno a questi contenuti politici di grande innovazione si sia creato l’interesse di amministrazioni comunali, gruppi politici, associazioni e movimenti civici di altre città che guardano all’esperienza giuliese come a un modello ripetibile. A Teramo, è cosa nota, sono stati migliaia i cittadini che avevano chiesto l’attivazione di un referendum consultivo previsto nello Statuto comunale, salvo poi scoprire che non era possibile farlo per la mancanza di un regolamento attuativo e di un organismo indipendente di garanzia. Messa alle strette, l’Amministrazione comunale ha poi approvato un regolamento attuativo, ma era congegnato in maniera tale da impedire in ogni caso lo svolgimento dello strumento partecipativo pur previsto dalla Statuto.
TRASPARENZA – E’ stata pubblicata sul sito del Comune (http://trasparenza.comune.giulianova.te.it/archiviofile/giulianova/RelazioniFineMadato/RelazioneFineMandatoComuneGIULIANOVA_2009_2014.pdf) la Relazione di fine mandato 2009-2014 redatta ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149 e successive modificazioni ed integrazioni. La Relazione descrivere le principali attività normative e amministrative svolte durante il mandato, con specifico riferimento a:
a) sistema e esiti dei controlli interni;
b) eventuali rilievi della Corte dei Conti;
c) azioni intraprese per il rispetto dei saldi di finanza pubblica programmati e stato del percorso di convergenza verso i fabbisogni standard;
d) situazione finanziaria e patrimoniale, anche evidenziando le carenze riscontrate nella gestione degli enti controllati dal Comune o dalla Provincia ai sensi dei numeri 1 e 2 del comma primo dell’articolo 2359 del codice civile, ed indicando azioni intraprese per porvi rimedio;
e) azioni intraprese per contenere la spesa e stato del percorso di convergenza ai fabbisogni standard, affiancato da indicatori quantitativi e qualitativi relativi agli output dei servizi resi, anche utilizzando come parametro di riferimento realtà rappresentative dell’offerta di prestazioni con il miglior rapporto qualità-costi;
f) quantificazione della misura dell’indebitamento provinciale o comunale.
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