Beni culturali, operative sedi a dicembre
L’Aquila – ”La struttura delle sovrintendenze aquilane non ha recuperato la piena operativita’. Quindi, se c’e’ stato un insufficiente coordinamento fra la struttura commissariale ed i nostri uffici si pensi anche al contesto”. E’ quanto spiega all’ADNKRONOS Giuseppe Proietti, Capo Dipartimento del Ministero dei Beni Culturali, in riferimento alle affermazioni di Gianfranco Cerasoli che lamenta la necessita’ di un miglior raccordo tra le strutture del vice commissario per la ricostruzione, Luciano Marchetti, e quelle che afferiscono al ministero per i Beni culturali. ”Per quanto riguarda le scelte del vice commissario il Mibac non ha competenza, quella – replica il capo dipartimento del Mibac – e’ una struttura di Protezione civile”. ”Entro la meta’ di dicembre – aggiunge Proietti – sara’ pronta la nuova sede delle due sovrintendenze, nel centro della citta’, tra l’altro. Saremo cosi’ la prima amministrazione statale ad avviare la propria attivita’ dentro la cosi’ detta area rossa dell’Aquila, ancora chiusa L’isolato che comprende il convento di Sant’Amico e’ stato reso agibile, stiamo completando i lavori di allestimento e saremo la prima amministrazione statale che riprendera’ le proprie attivita’ all’interno di quella zona. Ci saranno circa duecento dipendenti che riprenderanno a pieno le proprie attivita”’. ”La sede delle due sovrintendenze aquilane che era all’interno del Castello cinquecentesco dell’Aquila non e’ agibile dalla notte delle scosse – sottolinea – i danni sono tanti e c’e’ bisogno di molti anni di lavori e fondi ingenti. Entro la meta’ di dicembre saranno operativi i nuovi locali e questo consentira’ alla nostra struttura di riacquistare la piena operativita’, che oggi non c’e’ ancora. Abbiamo pensato anche al museo – prosegue Proietti – entro la settimana della Cultura della primavera del 2010 speriamo di poter riaprire al pubblico, all’interno di un edificio che il comune dell’Aquila ci ha consegnato ufficialmente la settimana scorsa, e che affaccia sulla piazza delle 99 cannelle. L’ex Mattatoio sara’ la sede provvisoria che dovra’ sostituire la sede del Museo per tutta la durata dei lavori che renderanno di nuovo agibile il Castello cinquecentesco”.
CERASOLI – Secondo Gianfranco Cerasoli – a L’Aquila “sono state utilizzate societa’ esterne per fare i rilievi con scanner laser, attraverso affidamenti diretti, trascurando quelli che sono lavori piu’ urgenti come potrebbero essere i puntellamenti, che invece sono solo il 22% di quelli previsti. Lo stesso sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, in Consiglio si e’ lamentato perche’ i puntellamenti vanno a rilento. Considerando tra l’altro – sottolinea il sindacalista – che tra breve a L’Aquila arrivera’ la neve e’ facile prevedere un deterioramento ulteriore dei beni danneggiati dal terremoto. Gia’ con la pioggia abbiamo perso tantissimi dipinti che si sono sbriciolati. Le chiese sono ancora scoperte, come nel caso di Santa Maria di Paganica”. ”Sembra invece accettabile la proposta del sindaco Cialente sulla tassa di scopo – prosegue – Che porterebbe circa un miliardo di euro l’anno da destinare alle opere di recupero. E’ l’unica proposta che puo’ essere realizzata. Inoltre, la Uil propone di smantellare l’ufficio del vice commissario e attribuire la funzione di commissario, anche per i beni culturali, o alla direzione regionale per i Beni culturali o direttamente al sindaco”. Nel frattempo si pensa a preparare la riunione del prossimo Consiglio previsto per il 14 dicembre ”quando approveremo la mozione che riguarda L’Aquila – afferma il segretario generale della Uil Beni culturali – La gente deve rientrare. Il centro storico potrebbe non tornare ad essere quello che era, potrebbe diventare una cittadella commerciale abitata solo da banche e uffici professionali”.
(Nella foto Col: La direzione regionale dei beni culturali, attualmente a Bazzano)
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