PD del Sud per l’Italia, l’Abruzzo c’è
Bari – PER L’ABRUZZO PAOLUCCI E D’ALESSANDRO. – (di Stefano Leone) – (Foto: D’Alessandro e Michele Emiliano) – “Il popolo del sud resiste, lavora e ama l’Italia, nonostante le ingiustizie subite e le responsabilità che assume davanti alla storia”. Inizia così la lettera, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che, negli intenti, vuole essere un documento congiunto da parte dei rappresentanti del Partito Democratico. E’ stata Bari la città che ha ospitato il vertice per la firma del documento. La città amministrata dal Sindaco al vertice della classifica di gradimento dei Sindaci italiani. Ma Michele Emiliano, è anche Segretario regionale del Pd pugliese e, nella sua doppia veste è stato proprio lui ad ospitare il tavolo dei lavori. L’iniziativa ha raccolto gli intenti dei rappresentanti delle regioni Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il documento è stato firmato dai Segretari regionali del Pd e dai Capigruppo regionali. Per l’Abruzzo le firme sono di Silvio Paolucci e Camillo D’Alessandro. A Segretari e Capigruppo regionali, si sono aggiunte le firme di condivisione del Sindaco di Catania Enzo Bianco e dei Presidenti di Regione Sardegna Francesco Pigliaru, Basilicata Marcello Pittella, Molise Paolo Di Laura Frattura e Sicilia Rosario Crocetta. Il contributo programmatico all’azione del Governo Renzi, condiviso dai vertici abruzzesi, afferma che, “il Pd, anche al sud, crede nel riscatto del nostro Paese attraverso l’impegno e il sacrificio di coloro che fanno il proprio dovere nel rispetto della Costituzione e delle Leggi. Per questa ragione sosterremo il Governo della Repubblica Italiana, presieduto da Matteo Renzi con tutta la determinazione e la forza di cui siamo capaci, attraverso la svolta generazionale e di parità di genere espressa con la scelta dei nuovi Ministri ai quali auguriamo buon lavoro”. Il documento tocca poi i molteplici temi che si vogliono affrontare e ai quali l’unità di intenti del Pd vuole dare un segno forte. Ad esempio l’adesione all’Europa dei Popoli e non delle tecnocrazie, il diritto di fondare la vita di ognuno sul lavoro, la formazione attraverso scuola e università pubbliche che assicurino pari opportunità, tutelare e incentivare la bellezza, la cultura, le lingue e i dialetti, la natura, la salute e la biodiversità. Il documento si chiude affermando che, “intendiamo lavorare fra noi superando particolarismi e divisioni che fino ad oggi non hanno consentito un vero contributo delle popolazioni del sud al superamento della “questione meridionale” con risultati disastrosi per l’intero Paese incapace di utilizzare pianamente il Mezzogiorno nella sfida della competitività globale. E’ per questo motivo che siamo orgogliosi che l’Italia abbia oggi nel Segretario nazionale del Pd, il più giovane Presidente del Consiglio della sua storia e che con il suo contributo abbia ripreso in mano il proprio destino”.
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