Transcom: “Adesso non se ne può più”
L’Aquila – Da “una maggioranza silenziosa di lavoratori Transcom stufa dell’attuale situazione” che si rifà al poeta americano Ezra Pound (ma scrive Paund) riceviamo: “In questi mesi sulla vicenda Transcom se ne sono sentite tante ma non si poteva pensare che si scendesse così in basso. Fino a questo momento avevamo deciso di non parlare tuttavia dopo l’ultimo intervento pubblico del dott. Roberto Boggio siamo arrivati alla conclusione che non è più possibile tollerare questa situazione. E’ vero che siamo (fortunatamente) in democrazia ma quando si sentono determinate affermazioni, dirette ad offendere la dignità della nostra amata città , non si può rimanere indifferenti. Tanto per cominciare al dottor Boggio bisognerebbe ricordare che gli pseudo danni economici provocati dalla chiusura della sede a causa del terremoto, per i quattro mesi successivi al 6 Aprile scorso, gli sono stati riconosciuti e rimborsati ai sensi dell’ordinanza n. 3789 del presidente del consiglio dei ministri con successiva proroga dei termini. In più, al garbato signore, bisognerebbe ricordare che sono ben 7 mesi che sta risparmiando non dovendo corrispondere stipendi e tredicesime, per effetto della cassa integrazione straordinaria, a più di 300 dipendenti senza dimenticare che in questi mesi il supermanager ha utilizzato il ricavato di un fondo di solidarietà , relativo a donazioni in favore dei lavoratori Transcom terremotati, per coprire una parte dei costi indiretti della produzione. In Agosto poi è arrivata dal cielo la super commessa INPS-INAIL per un fatturato che nei prossimi anni porterà alle casse dell’azienda quasi 500 milioni di euro corrispondenti, per chi avesse poca memoria, quasi a 1000 miliardi del vecchio conio. In più grazie all’abilità dei nostri amministratori locali, alla Transcom è stata data la possibilità di licenziare ben 276 lavoratori e di riaprire l’attività con appena 69 dipendenti senza dimenticare che qualcuno prima o poi ci dovrà spiegare l’operazione relativa al riassorbimento da parte di Transcom di 170 lavoratori di omnia in quanto tali operazioni rendono l’immagine della nostra città poco edificabile perché ricordano purtroppo quelle descritte nei libri di Saviano. A questo punto crediamo che il dottor Boggio invece di continuare frignare come un bambino viziato dovrebbe semplicemente ringraziare l’assessore provinciale Giorgi, il presidente Pezzopane, il consigliere De Matteis, l’assessore regionale Gatti ed i 4 sindacati in toto per avergli permesso di continuare a mungere la nostra città .
Con la speranza di non aver toccato la suscettibilità di qualcuno ci auguriamo che, da adesso in poi, la politica si prenda le sue responsabilità . Per cui ci aspettiamo che a breve nei consessi regionali, provinciali piuttosto che comunali, siano discussi ordini del giorno atti a censurare l’attività e la dialettica di determinati personaggi che fino ad oggi sono stati tollerati fin troppo!”.
(Nell’immagine il poeta Ezra Pound)
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