Rapagnà, referendum su costi politica
Roseto – Scrive Pio Rapagnà, candidato alle elezioni regionali: “Come Cittadini abruzzesi abbiamo deciso di promuovere la richiesta di 3 Referendum regionali abrogativi per tagliare i costi della politica, degli Organi di vertice del Consiglio e della Giunta regionale, le indennità “aggiuntive” di funzione, diaria mensile, indennità di missione e di fine mandato dei Consiglieri, i contributi finanziari ai Gruppi Consiliari, incarichi e consulenze.
Di tutti gli innumerevoli Enti Regionali “strumentali”, con il voto dei Cittadini, si dispone la totale riforma, ad iniziare dalla gestione del Trasporto Pubblico, delle Risorse Idriche e dei Rifiuti, e lo “scioglimento” dell’Agenzia Sanitaria Regionale – ASR Abruzzo, della Finanziaria Regionale Abruzzese – FIRA S.p.A. e delle Aziende Territoriali Edilizia Residenziale – ATER di L’Aquila, Chieti, Teramo, Pescara e Lanciano.
Nella nostra Regione ci troviamo di fronte ad una scandalosa “mancanza di controllo e di trasparenza”, di efficaci interventi di contrasto e di prevenzione da parte delle “autorità politiche e amministrative” nei confronti degli stessi Enti Strumentali, Società controllate e partecipate della Regione, delle Province e dei Comuni, che hanno causato intollerabili aumenti dei costi dei servizi pubblici, delle tariffe e delle tasse a carico dei Cittadini-Utenti-Contribuenti, in presenza di tutta una pletora di organi di vertice di nomina politica.
La stessa necessità di dover “richiedere” lo svolgimento di 3 nuovi “Referendum abrogativi regionali” sui costi impropri e sugli sprechi della politica e degli enti regionali, è una chiara dimostrazione di “chiusura e blindatura” in se stesso di tutto un mondo ormai fuori dalla realtà e destinato inesorabilmente ad essere travolto da un nuovo protagonismo sociale e una più consapevole partecipazione democratica diretta.
Non c'è ancora nessun commento.