CISL su mancate entrate tributarie
L’Aquila – Minori entrate tributarie per 25 milioni di euro a causa del sisma del 6 aprile: questa la cifra che lo Stato deve trasferire al Comune dell’Aquila per evitare il dissesto finanziario. La somma finora stanziata dal Governo, è pari, infatti, a 9milioni 700mila euro da ripartire tra tutti i comuni del cratere. Un importo assolutamente insufficiente a garantire anche le sole entrate necessarie al comune dell’Aquila.
A lanciare l’allarme è il segretario regionale Cisl, Gianfranco Giorgi, che fa riferimento ai dati dell’amministrazione comunale che ritiene indispensabile “un intervento correttivo dello Stato, già sollecitato in passato, per garantire l’assestamento di bilancio ed evitare il taglio integrale delle spese non obbligatorie, il blocco di tutti i trasferimenti alle ex municipalizzate, ai servizi e politiche sociali, alle circoscrizioni, ai consumi energetici, agli interventi di manutenzione ordinaria oltre al blocco totale del piano annuale delle assunzioni”.
“Siamo fortemente preoccupati”, sottolinea Giorgi, “per gli effetti negativi che la sospensione delle entrate tributarie e patrimoniali, dopo il sisma, ha prodotto sulle casse comunali. Per evitare i rischi sopra esposti c’è bisogno di un intervento sostanzioso dello Stato che deve prevedere, per il solo comune dell’Aquila, un contributo integrativo-sostitutivo delle minori entrate tributarie, di almeno 20milioni di euro, sia per l’anno 2009 che per il 2010”. Il taglio complessivo delle entrate legate ai tributi comunali ammonta a 22milioni 800mila euro, a cui si devono aggiungere le minori entrate extratributarie stimate in circa 2milioni 500mila euro (Cosap, pubblicità, Ztl, sanzioni amministrative, parcheggi pubblici….) per un totale di 25 milioni di euro. I 22 milioni di euro derivano, in particolare, dalla riduzione delle tasse pagate dai cittadini relative alla Tarsu (9 milioni di euro di entrate in meno per le casse comunali), dall’Ici con altri 9milioni circa e da tutte le altre voci relative a Irpef e tasse pregresse.
“Si tratta di una situazione pesante sotto il profilo economico”, evidenzia Giorgi, “che necessita di un intervento del Governo a sostegno della nostra città. I 9 milioni di euro stanziati finora per tutti i comuni ricadenti nel cratere sono assolutamente insufficienti a far fronte alle reali necessità. L’auspicio è che tutte le forze politiche e istituzionali convergano su questo tema, fondamentale per garantire stabilità finanziaria alla nostra città e tutti i servizi ai cittadini. Abbiamo chiesto l’intervento della Cisl nazionale per dare maggiore forza e visibilità a questo problema affinché il Governo si impegni a sostenere, come fatto finora, la rinascita dell’Aquila e del territorio colpito dal sisma. Senza queste misure L’Aquila non avrà gli strumenti operativi per impostare un piano di rinascita. La stabilità finanziaria dell’amministrazione comunale è condizioni imprescindibile per avviare un programma di rilancio della nostra realtà sotto il profilo economico, occupazionale, sociale e di nuovi investimenti sul territorio”.
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