Siulp su tagli presidi di Polizia
L’Aquila – (ore 0,42) – Scrive il sindacato di polizia Siulp: “L’Amministrazione di Pubblica Sicurezza, in relazione alla carenza d’organico, sta ultimando la predisposizione di un progetto di revisione dei presidi e di alcuni uffici della Polizia di Stato sul territorio nazionale, con l’intenzione di portare a compimento la chiusura di numerosi uffici di Polizia, tra i quali il Posto di Polizia Ferroviaria di Sulmona, il Distaccamento di Polizia Stradale di Castel di Sangro ed il paventato accorpamento del Distaccamento Polizia Stradale di Sulmona con la Sottosezione Polizia AutoStradale di Pratola Peligna.
Oggi, una delegazione della Segreteria Provinciale del SIULP composta dal Segretario Generale Fabio Lauri e dai componenti di Segreteria Piero Di Giannantonio e Gati Treonze Paolili, ha incontrato e discusso l’argomento con Giuseppe Ranalli, sindaco di Sulmona e Umberto Murolo, Sindaco di Castel di Sangro, interessati da una vera e propria situazione emergenziale sul fronte sicurezza per i cittadini.
In questo senso, difatti, dopo la temuta decapitazione degli uffici delle cosiddette Specialità della Polizia di Stato (Stradale, Ferroviaria, Postale e Frontiera), sembrerebbe anche prevista la rivisitazione sul territorio della dislocazione dei Commissariati di P.S., delle Compagnie dei Carabinieri e dei reparti speciali, ritenuti non razionali.
Il progetto di “ottimizzazione”, tenuto sin’ora nascosto ai Sindacati di Polizia, prevede la chiusura, a nostro avviso senza criterio del Posto Polfer di Sulmona, che vigila su uno snodo ferroviario che collega la Valle Peligna con Roma, L’Aquila e Pescara, e del Distaccamento Polizia Stradale di Castel di Sangro, un vero e proprio ufficio di “frontiera” tra Campania, Molise e Lazio, collegamento privilegiato per gli spostamenti da e per Napoli.
Pur se non ancora ufficializzato, discorso a parte merita la “razionalizzazione” che dovrebbe interessare un curioso accorpamento tra il Distaccamento Polizia Stradale di Sulmona e la Sottosezione Autostradale di Pratola Peligna. La questione, se confermata, darebbe adito a più di qualche sospetto in merito agli interessi perseguiti. L’accorpamento si tradurrebbe a breve termine, nella scomparsa della Polizia Stradale dalle strade della Valle Peligna. I reparti Autostradali come quello di Pratola Peligna, infatti, operano in attuazione del contratto sottoscritto tra Ministero dell’Interno e Società Autostrade, dal quale il Dipartimento di P.S. non può esimersi dal rendere il servizio a favore della predetta S.P.A. nell’arco delle 24 ore. In mancanza di personale, quindi, lo Stato, paradossalmente, deve assicurare il servizio al privato per il quale si è obbligato, sacrificando la viabilità ordinaria. In questa provincia, analogo esperimento è stato già fatto qualche anno fa con la Polizia Stradale di Avezzano. Il risultato è che oggi, le pericolosissime strade della Marsica sono praticamente impresenziate dalla Polizia Stradale.
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Aspetteremo di ascoltare colui o coloro che dovranno spiegare come sarà possibile che un ufficio dello Stato, come un Distaccamento di Polizia Stradale, possa essere ospitato, come sembra, nei locali di una Società privata e a quale titolo, dal momento che oggi è ubicato in uno stabile di proprietà del demanio, a zero spese per il contribuente riguardo gli oneri di affitto, le utenze, il riscaldamento ecc…, giacchè accorpato al locale Commissariato di Pubblica Sicurezza.
Non da sottovalutare, invece, la circostanza del trasferimento del personale da un comune all’altro che costerebbe, questo sì, parecchi soldi alle casse dello Stato.
Il progetto, così come proposto, non razionalizza nulla, decapita a casaccio uffici della Pubblica Sicurezza, e non fa minimamente riferimento a come si intenderà garantire la sicurezza ai cittadini sui territori interessati alla soppressione dei presidi.
Secondo quanto ci consta, le modalità con cui sono stati richiesti i pareri alle Autorità di Pubblica Sicurezza, purtroppo, sono tali da obbligare le stesse ad accettare così come è, la proposta piovuta dall’alto, pena l’assunzione di responsabilità di far saltare l’intero progetto confezionato nelle segrete stanze del Dipartimento di P.S..
Conoscendo l’attenzione, l’onestà e la responsabilità professionale che il Prefetto Francesco Alecci ed il Questore Vittorio Rizzi riversano nell’espletamento dei loro Uffici, siamo sicuri che, nonostante tutto, sapranno comunque rappresentare agli organismi ministeriali le incongruenze a loro certamente note e le gravi ripercussioni sui cittadini di questo territorio, loro rappresentate dal SIULP e dai Sindaci di Sulmona e Castel di Sangro in sede di un recente Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica appositamente convocato.
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