Valanghe, vittime e feriti in aumento


L’Aquila – (Foto: l’assessore alla protezione civile regionale Gianfranco Giuliante) - Negli ultimi anni la crescente importanza economica del settore degli sport invernali per la nostra regione, il diffondersi tra i frequentatori della montagna abruzzese di attività quali lo sci alpinismo o l’escursionismo in ambienti innevati, ed il preoccupante registrarsi di incidenti da valanga, alcuni mortali, hanno accentuato l’attenzione della struttura di protezione civile sul rischio valanghe.
Dal 1988 nella nostra regione a causa della caduta di valanghe si sono registrati 46 travolti, di cui 19 feriti e purtroppo 16 decessi. La quasi totalità degli eventi ha avuto come causa la pratica di attività ricreative (scialpinismo, alpinismo, fuori pista) e sono riferibili ad attività praticate in territorio aperto e spesso in contesti non soggetti a forme di controllo organizzato.
Uno degli strumenti di soccorso piu’ efficaci in questi casi è l’apparecchio di ricerca dei travolti in valanga (Artva), apparecchio che consente ai soccorritori di individuare e localizzare una persona travolta da una valanga. Un intervento veloce e tempestivo da parte dei soccorritori ma anche dei compagni, entro i primi 20 minuti dall’evento, come ricorda l’assessore alla Protezione Civile Gianfranco Giuliante, aumenta enormemente la possibilità di sopravvivenza dei travolti. Al fine di diffondere l’utilizzo di questa tecnologia, la Protezione Civile regionale realizzerà a Campo Imperatore il primo campo ARTVA sull’Appennino. Il campo sarà utilizzato dalla Protezione Civile Regionale in collaborazione con i Corpi di polizia (CFS, GDF, EI, PS, CNASS e CC) e con il volontariato regionale. Si tratta di un campo di addestramento mobile composto da 5 trasmettitori ARTVA e da una centralina di comando, che potrà essere utilizzato, da chi opera nel soccorso o dai semplici utenti che frequentano la montagna innevata abruzzese, per testare la funzionalità delle proprie attrezzature di autosoccorso (ARTVA). Il Campo, attivo già da due week end a titolo sperimentale, è organizzato con il supporto del Soccorso Alpino del Corpo Forestale dello Stato e del Centro Turistico del Gran Sasso, e sarà attivo nelle immediate vicinanze dell’arrivo in quota della Funivia di Fonte Cerreto. L’accesso sarà possibile a chiunque sia in possesso di un apparecchio ARTVA, che potrà di conseguenza testarne la funzionalità in ricezione ed esercitarsi, sotto la guida degli operatori del SAF della Forestale, alla ricerca degli apparecchi sepolti.
Domani Martedì 4 marzo alle ore 10,30 inoltre presso la sede della Regione Abruzzo in via Salaria Antica Est, l’Assessore Giuliante ed il Servizio di Prevenzione dei Rischi della struttura regionale di Protezione Civile in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, presenteranno la Carta Storica delle Valanghe 1957-2013. Si tratta di un vero e proprio catasto storico delle valanghe, spiega il Dott. Sabatino Belmaggio del servizio Prevenzione, in cui sono censiti e rappresentati su base cartografica oltre 800 valanghe. La Carta che sarà inviata a tutti i comuni interessati da eventi valanghivi e che sarà messa a disposizione sul portate cartografico della Regione Abruzzo, dovrà essere intesa non come potenziale carta del rischio valanghe, ma solo come un ulteriore utile strumento di conoscenza del territorio a disposizione degli enti locali, dei gestori dei bacini sciistici e anche di chi frequenta le montagne innevate abruzzesi nel tempo libero.


03 Marzo 2014

Categoria : Cronaca
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