ARA Ch-Pe, senza stipendi da venti mesi
L’Aquila – Del dramma di numerosi lavoratori dell’ARA , associazione allevatori, senza stipendio da quasi due anni, nessuno ha mai parlato e neppure i sindacati hanno reso nota la desolante situazione che colpisce, forse, lavoratori meno “in vista”. Troppo spesso il sindacato e la politica pensano solo a certe categorie, trascurandone altre: è ingiusto ma accade. Due pesi e due misure anche nel mondo del lavoro, benchè si tratti di attività produttive della massima importanza?
Solo oggi un problema gravissimo viene portato in evidenza.
Il segretario del sindacato FAI Cisl Feliciantonio Maurizi scrive ai vertici dell’ARA a L’Aquila: “Visto il perdurare dell’ormai annosa crisi finanziaria dell’Associazione Allevatori d’Abruzzo che deve corrispondere circa venti stipendi arretrati al proprio personale ed il conseguente terribile dramma che stanno vivendo i settanta dipendenti, la maggior parte dei lavoratori assegnati alla Sezione ARA Chieti – Pescara non sono più nelle condizioni di recarsi al lavoro avendo esaurito ogni risparmio e non disponendo più del danaro necessario neanche per acquistare il carburante per recarsi in ufficio.
Pertanto, a decorrere da lunedì 3 marzo non potranno garantire i servizi alle imprese zootecniche associate fino a quando non riceveranno perlomeno parte delle retribuzioni arretrate.
Molto probabilmente, a causa del medesimo stato di disperazione, nei prossimi giorni potrebbe accadere la stessa cosa anche nelle sezioni ARA di L’Aquila e Teramo.
La situazione finanziaria dell’Ente ha raggiunto livelli di gravità insostenibili sopratutto a causa dei farraginosi meccanismi attraverso cui vengono erogate le risorse pubbliche che talvolta giungono con ritardi pesantissimi. Pertanto la Fai – Cisl si rivolge agli apparati burocratici della Regione affinché si adoperino con la massima sollecitudine ad ottemperare a quanto di loro competenza per restituire dignità e fiducia ai lavoratori così duramente penalizzati”.
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