Ritardi Regione, assessore Febbo accusa dirigenti: politici maestri nello scaricabarile…


L’Aquila – L’ASSESSORE SI RIFERISCE AL COTIR DI VASTO E ANCHE AD ALTRI CENTRI DI RICERCA – La Regione Abruzzo ha deciso di chiudere la legislatura in… bruttezza, e rischia di affondare nel ridicolo tentando di giustificare i politici, scaricando il barile sui dirigenti, come se appartenessero ad un altr ente. Politici che vorrebbero chiedere voti ai cittadini. Un circolo vizioso davvero grottesco. Un’etichetta non esaltante sul metodo e sul modo di agire della politica abruzzese.
In sostanza, quando i problemi esplodono (come per il Cotir di Vasto, dove si attendono gli stipendi da mesi e mesi), bisogna prendersela con altri. Se non fossero esplosi sui giornali, i problemi sarebbero stati ignorati, come avviene da mesi.
“La situazione di stallo che riguarda i corrispettivi spettanti ai dipendenti del Cotir, ma anche degli altri Centri di ricerca, e’ causata dall’atteggiamento ostruzionistico da parte di alcuni dirigenti e funzionari regionali”. Lo afferma l’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, commentando la manifestazione organizzata ieri dai rappresentanti sindacali presso la sede del Cotir a Vasto. “E’ inconcepibile – attacca Febbo – che una Legge regionale, la n. 59 approvata nel dicembre 2013, oggi viene disattesa proprio dagli stessi dirigenti regionali che non hanno attuato il disimpegno di somme iscritte in bilancio. Come Giunta abbiamo lavorato e fatto – precisa l’assessore – il proprio dovere trovando le somme nel bilancio regionale da destinare ai Centri di ricerca, in favore dei quali sono stati stanziati 800 mila euro a fronte di una variazione di bilancio che ha interessato la ricollocazione di risorse per 7 milioni di euro. Su tutto questo chiaramente si dovra’ fare chiarezza e soprattutto dovranno essere presi provvedimenti nei confronti degli inadempienti. Oggi, il nostro impegno rimane quello di dare risposte ai lavoratori del Cotir, come degli altri Centri di ricerca, soprattutto per trovare le risorse utili. Lavoro non facile anche alla luce degli ulteriori tagli operati dal Governo centrale. Inutile ribadire – aggiunge Febbo – il buon lavoro fatto in questi cinque anni con il Cotir, Crab e Crivea avendo messo a loro disposizione sia risorse di bilancio sia quelle a disposizione nel PSR con la misura 214. Spiace vedere colleghi consiglieri e il segretario regionale del PD, a ridosso di una imminente campagna elettorale, ‘speculare’ sulle spalle dei lavoratori facendo chiacchiere e demagogia. Pertanto – conclude l’assessore alle Politiche agricole – se veramente i consiglieri regionali vogliono risolvere il problema dei Centri di ricerca diano una prova in Consiglio regionale dove la mia legge sul Cria e’ ferma da 18 mesi: basta avere il coraggio di approvarla”.
(Ndr) – L’assessore Febbo dovrebbe rispondere (ma certamente non lo farà) a qualche domanda. Conosceva la situazione, perchè non è intervenuto rimuovendo i dirigenti o quanto meno sbloccando la loro presunta inerzia? Se i giornali non avessero parlato del Cotir di Vasto, ne avremmo saputo qualcosa dalla Regione? Perchè di fronte a presunte inerzie (che risultano insuperabili) l’assessore non si è dimesso alzando la voce? Gli è mai capitato di vivere senza stipendio per molti mesi?


26 Febbraio 2014

Categoria : Cronaca
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