“Caso Pe” nel c.destra, c.sinistra in contesa
Pescara – (di Stefano Leone, foto Massimo Leone) – Mentre la città viene invasa da maxi manifesti con la faccia di Guerino Testa, che aspira a diventare sindaco, ormai è un vero e proprio “caso Pescara” quello che si sta delineando alle prossime comunali nel centrodestra. Il braccio di ferro, fra Forza Italia da un lato e Nuovo Centro Destra dall’altro, non riesce a prefigurare margini di movimento sensibili. Ognuna delle due formazioni è ferma sulla propria posizione. Forza Italia dice no alle primarie e ribadisce di puntare al sindaco uscente Arbore Mascia. “La nostra scelta per i candidati, privilegia la riconferma degli uscenti”, afferma Altero Matteoli, responsabile nazionale dell’organizzazione elettorale.
Su questa posizione è, ovviamente Nazario Pagano, nuovo punto di riferimento regionale in Abruzzo di FI. Proprio a seguito di queste posizioni del partito, che Luigi Arbore Mascia insiste nel non voler fare passi indietro. Dall’altra parte il NCD che, forte dei consensi di previsione per Guerino Testa, non recede dal voler candidare il Presidente della Provincia. Testa è consapevole di avere consensi e peso politico in città e non nasconde ambizioni e traguardi. A lui è molto vicina la responsabile regionale Federica Chiavaroli che dice, “su venti comuni nei quali si voterà, solo su Pescara chiediamo spazio per il nostro candidato”. Nessuno lo dice ma, le impalpabili questioni mai pronunciate nella politica, hanno un peso maggiore di ciò che spesso viene affermato. Questo sta a significare che, nessuno lo dice, ma la contrapposizione fra le due posizioni divergenti sul candidato, appaiono anche come una guerra fredda proprio fra i due responsabili regionali, Federica Chiavaroli da un latyo appunto e Nazario Pagano dall’altro. Spuntarla, con l’imposizione del proprio candidato, sta a significare acquisire anche, per l’uno o l’altra, un peso politico sul territorio non da poco. Tutt’altro discorso sull’altra sponda. Nel centrosinistra se il profilo per le regionali non ha nebulosità, tutt’altra storia è per il Comune di Pescara. A scegliere il candidato sindaco dovranno pensarci le primarie. Primaria che fanno registrare un’ammucchiata di ben 6 candidati. Sette fino alla rinuncia di Paolini che, proprio in una apposita conferenza stampa, tre giorni fa, annunciò di fare un passo indietro e appoggiare totalmente programma e idee di Marco Alessandrini, vincitore perentorio di un sondaggio commissionato proprio dal PD pescarese. Sulla decisione di Paolini è probabile ci sia stata una telefonata di Luciano D’Alfonso. Dunque, 6 candidati dei quali 3, (dopo la rinuncia di Paolini), del PD. Obiettivamente una esagerazione. Forse, una unità di intenti e la convergenza su un unico candidato, a questo punto giocoforza Alessandrini, avrebbe esposto meno il partito ad una impressione di correnti e correntine che viaggiano ognuna per suo conto. Anche perché, detto palesemente, molti componenti, dell’attuale gruppo PD in Consiglio comunale, ritengono che gli altri candidati alle primarie, (Blasioli e Di Pietrantonio), abbiano come tutti, un debito di riconoscenza verso Alessandrini il quale ci mise la faccia in momenti nei quali non c’era molto consenso attorno al centrosinistra. Proprio Alessandrini, dunque, dopo aver incassato il sostegno di Paolini, in settimana dovrebbe incontrare il neo capo gruppo di PLI (Partito Liberale Italiano), Renato Ranieri. Quest’ultimo, dopo aver raccolto e depositato le firme necessarie per partecipare alle primarie, vista l’ammucchiata di pretendenti, ha preferito ritirare la candidatura. Ricevuta, dunque, l’investitura da Daniele Toto, leader del nuovo partito che a Pescara si chiama Abruzzo Liberale, Ranieri incontrerà proprio Alessandrini per verificare idee e programmi. Se ci sarà una convergenza su questo, Alessandrini potrà contare anche sull’appoggio di Abruzzo Liberale. Tanto per chiudere il cerchio, ricordiamo che gli altri candidati alle primarie del centrosinistra sono il socialista Giorgio D’Amico, già assessore in città, Gianni Cordova, personaggio di spicco del mondo del volontariato e Gianni Teodoro, consigliere provinciale delle Giunta Testa.
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