Governo Renzi, ecco chi deve aiutarci
L’Aquila – (di G.Col.) – Il Governo Renzi ha giurato oggi. E’ un governo a tutti gli effetti. L’Italia è nelle mani di 17 persone (16 ministri più il premier Renzi che li ha scelti), L’Aquila e il suo cratere lo sono più degli altri. Le persone nella foto debbono aiutarci non solo a rinascere, ma ad esistere, perché il problema è proprio questo. Bisogna decidere se L’Aquila e gli altri 55 comuni debbono esserci oppure sono destinati a “dormire tra le macerie”, come qualcuno con melanconica efficacia ha detto nei giorni scorsi. Dormire è sinonimo shakespeariano di morire?
Le persone ritratte sono Graziano Del Rio, sottosegretario alla Presidenza del consiglio; il sindaco Cialente, la senatrice Pezzopane, l’onorevole Legnini che, salvo sorprese, dovrebbe essere sottosegretario come lo era nel precedente governo.
La senatrice Pezzopane potrebbe essere anche lei sottosegretaria, ma – incarico di governo o no – è ritenuto un ruolo chiave quello che svolge a Roma anche da semplice senatrice. Non solo per le scelte, per gli interventi fulminei, ma per la sua capacità incredibilmente utile di coagulare attorno alle sue scelte e ai suoi obiettivi esponenti di tutti i partiti.
Del sindaco Cialente è superfluo sottolineare il ruolo.
E gli altri parlamentari abruzzesi? Se producessero dei risultati visibili come li produce la Pezzopane, avrebbero un ruolo determinante. Ma non è così, o almeno non lo è stato fino ad oggi, tranne che in qualche sporadica occasione. Dunque, è ai quattro nella foto che dobbiamo affidarci, senza dimenticare il ruolo attivo e penetrante di Giovanni Lolli, in corsa verso incarichi regionali, oppure il presidente in pectore del futuro governo regionale, Luciano D’Alfonso, che garantisce nella sua campagna elettorale attenzione massima per L’Aquila. Esattamente il contrario di quanto ha fatto la Regione, che non ha saputo neppure produrre una legge sulla ricostruzione: il demerito più clamoroso degli uscenti, visto che altre regioni terremotate hanno agito ben diversamente. Parliamo dell’Emilia Romagna, la terra di Del Rio.
Graziano Del Rio (al quale si auspica venga affidata un’apposita, mirata e determinante cura della situazione aquilana) è da tempo vicino ai nostri problemi e in contatto con il sindaco Cialente. E’ stato un sindaco (Reggio Emilia), ha lavorato accanto ai comuni, ha svolto ruoli di governo ed ha sempre dato priorità al lavoro e alle esigenze della “povera gente” (parole sue). E’ un uomo stimato e apprezzato non soltanto da Renzi, di cui è fedelissimo, ma da compagni ideologici e avversari politici. La persona giusta al posto giusto, dunque? Sotto molti aspetti sicuramente sì (anche se dovremo verificare nel tempo i risultati, come sempre), molto di più se avrà l’incarico di occuparsi della ricostruzione aquilana, che è e deve essere oggi assolutamente più di ieri un “problema nazionale”. Due parole sentite più volte in bocca a diversi big politici e istituzionali. Anche di altissima statura.
A cinque anni dal sisma (aprile 2014 sarà il quinto l’anniversario dell’evento) il tempo degli errori, dei farfugli, dei pasticci, delle bugie, delle oscure avversioni dei palazzi del potere verso le esigenze aquilane, è davvero finito. Non stiamo per cadere, siamo già caduti da molto tempo. Il fatto è che non stiamo neppure per rialzarci.
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