Il sindaco e le 150 firme imbarazzanti


Roccaraso – Solo pochi giorni fa sono arrivate sulla scrivania del sindaco di Roccaraso ben 150 firme, tutte raccolte nella frazione di Pietransieri. Ed Ora? Questa la semplice e significativa domanda che Alessandro Amicone ex vice sindaco di Roccaraso rivolge a Francesco Di Donato, sindaco in carica.
La petizione si è resa indispensabile, perché la comunità di Pietransieri è venuta a conoscenza, solo a fatti compiuti, dell’intento amministrativo di alienare gli ex edifici scolastici ubicati nella frazione di Roccaraso.
Il disappunto e il disagio che creano scelte simili, precisa Amicone- per un amministratore che conosce i luoghi di appartenenza dovrebbero essere scontati e andrebbero evitate . Si può mai pensare di spogliare una comunità di quasi 280 anime degli unici edifici pubblici, che rivestono molteplici funzioni nella vita della stessa? Sono centri di aggregazione, seggi elettorali, sede di associazioni di categoria, addirittura magazzini durante eventi tellurici o depositi di emergenza. All’utilità pubblica degli ormai “famosi” edifici, va correlato il significativo valore storico ed affettivo, infatti quelle che fino a qualche anno fa erano le scuole di Pietransieri e anche la sede dell’ufficio postale trovano origine nelle donazioni a titolo gratuito, dei terreni sottostanti, da parte dei nonni e genitori degli attuali abitanti. Tutto questo trambusto, pare, per venderli a una onlus privata che dovrà destinarli a residenza per anziani, non tralasciamo, tra l’altro, che Roccaraso è già sede di una casa di riposo, le cui sorti paiono legate ad altre e fino ad oggi incomprese finalità. Mi chiedo prosegue Amicone, perché mortificare gli abitanti di Pietransieri in questo modo, una società sempre attiva e collaborativa. Sorprendente il silenzio, a questo punto “intuibile” assenso, del vice sindaco e dell’assessore in carica, oriundi proprio di Pietransieri.
La comunità si è vista costretta a far nascere un comitato civico in difesa dei propri diritti e della propria dignità; purtroppo afferma Amicone – l’amministrazione in carica disdegna il dialogo e la concertazione con il paese, continua a camminare su gambe non proprie. La mancanza di soluzioni e di iniziative valide mi porta ancora una volta a chiedere al sindaco in carica e a tutta la sua giunta di rassegnare delle sagge e provvidenziali dimissioni, lo facciano per amore del proprio paese.


22 Febbraio 2014

Categoria : Cronaca
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