ASM, non c’è pace per la Fiucci
L’Aquila -All’ASM non c’è pace per Sonia Fiucci, la dipendente licenziata con addebiti ritenuti infondati dal giudice, che ha archiviato il caso e disposto la riassunzione della dipendente. Ma non è finita qui come il buon senso forse richiederebbe. Contro la decisione del giudice, l’ASM ha deciso di opporsi. Per di più, ha mosso nuove contestazioni alla dipendente, impedendole l’accesso agli atti. Tutto lascia supporre che l’azienda intenda nuovamente adottare provvedimenti severi, che riaprirebbero inopportunamente la vertenza.
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(Ndr) -Il caso rappresenta uno sgradevole scadimento dei rapporti che dovrebbero mantenersi all’interno di un’azienda, anche per consentirle di funzionare meglio per la collettività . A questo punto e alla luce di una decisione della magistratura, non sarebbe meglio per tutti troncarla lì e ripristinare rapporti corretti e di reciproco rispetto tra ASM e la Fiucci? Ne guadagnerebbe l’immagine dell’ASM, che nessuno vuole immaginare come ente persecutorio o animato – almeno in parte – da nervosismi e ripicche improduttivi? Il Comune non trova niente da dire o da fare? Strana vicenda, somiglia più ad un film sul mobbing che alla vita ordinaria di un’azienda che dovrebbe erogare servizi.
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