La furia dei commercianti, occupato Comune


Pescara – Non è stata una manifestazione imponente, quella di questa mattina, ma sicuramente una manifestazione di disperazione e rabbia. Dopo aver sfilato in centro, commercianti e imprenditori hanno occupato la sala consiliare del Comune, dove si sono levate grida, minacce, insulti e si è sfiorato lo scontro fisico quando è apparso sulla scena qualche amministratore. Al grido “Riapriamo Pescara” i manifestanti hanno messo in conto tutto ciò che non va, a cominciare da crisi, tasse, vari oneri fiscali, il tutto reso più pesante da provvedimenti che restrizione al traffico di aree centrali, prima di tutte corso Vittorio Emanuele. Al sindaco e agli amministratori le hanno davvero cantate a gran voce, chiedendo che se ne vadano a casa, che facciano marcia indietro, che la smettano di “affamare la città”. Si pretende una “retromarcia politica, anzi un’inversione a U” e sono parole amare per i politici, in vista delle elezioni alle porte. Forse la rabbia di chi lavora e si sente morire di stenti e tasse era stata sottovalutata. Invece c’è e si fa sentire. I più moderati accusano il Comune di aver ripudiato il metodo della consultazione su ogni problema importante della città. Altrove, ha detto Celso Cioni della Confcommercio, prima di decidere cose importanti si sente la gente. E’ un metodo “che dalle nostre parti manca”.


20 Febbraio 2014

Categoria : Cronaca
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