La furia dei commercianti, occupato Comune
Pescara – Non è stata una manifestazione imponente, quella di questa mattina, ma sicuramente una manifestazione di disperazione e rabbia. Dopo aver sfilato in centro, commercianti e imprenditori hanno occupato la sala consiliare del Comune, dove si sono levate grida, minacce, insulti e si è sfiorato lo scontro fisico quando è apparso sulla scena qualche amministratore. Al grido “Riapriamo Pescara” i manifestanti hanno messo in conto tutto ciò che non va, a cominciare da crisi, tasse, vari oneri fiscali, il tutto reso più pesante da provvedimenti che restrizione al traffico di aree centrali, prima di tutte corso Vittorio Emanuele. Al sindaco e agli amministratori le hanno davvero cantate a gran voce, chiedendo che se ne vadano a casa, che facciano marcia indietro, che la smettano di “affamare la città ”. Si pretende una “retromarcia politica, anzi un’inversione a U” e sono parole amare per i politici, in vista delle elezioni alle porte. Forse la rabbia di chi lavora e si sente morire di stenti e tasse era stata sottovalutata. Invece c’è e si fa sentire. I più moderati accusano il Comune di aver ripudiato il metodo della consultazione su ogni problema importante della città . Altrove, ha detto Celso Cioni della Confcommercio, prima di decidere cose importanti si sente la gente. E’ un metodo “che dalle nostre parti manca”.
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