Rapagnà, una richiesta di aiuto
Roseto – Pio Rapagnà, Mia Casa (che è in sciopero della fame da 12 giorni) scrive: “Il 14 febbraio scorso ho inviato una “lettera aperta” per chiedere un aiuto ed un intervento nei confronti del Presidente della Regione Dott. Gianni Chiodi, del Sindaco del Comune di L’Aquila Dott. Massimo Cialente, del Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche Abruzzo-Sardegna-Lazio Ing. Roberto Linetti e dell’Amministratore unico dell’ATER della Provincia di L’Aquila Avv. Francesca Aloisi, per sollecitarli, nella loro qualità di “responsabili e soggetti attuatori” della ricostruzione e messa in sicurezza antisismica delle abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà dell’Ater e del Comune dell’Aquila.
In sostanza, le domanda che chiedevo di “girare” a ciascuno dei soggetti istituzionali chiamati in causa, e le risposte attese che dovrebbero essere date, qualunque esse siano, sono le seguenti:
1- Perchè il Presidente Chiodi non propone al Consiglio Regionale di approvare una Legge ad hoc, di indirizzo e di coordinamento della ricostruzione degli alloggi pubblici?
2- Perchè i “soggetti attuatori” indicati dalle Ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, rispettivamente, Provveditorato Interregionale alla Opere Pubbliche, ATER e Comune di L’Aquila, non hanno dato avvio e perchè non lo fanno subito, alla ricostruzione “pesante” degli alloggi pubblici e degli edifici residenziali classificati E, nonostante le risorse economiche, pari a 150 milioni di euro, siano state assegnate sin dal 15 agosto 2009? E quando hanno deciso eventualmente di farlo, di aprire i cantieri ed inziare i lavori?
Io mi sono rivolto “personalmente” a Voi, Direttori, Redattori, Giornalisti professionisti, pubblicisti e freelance, sia come Cittadino abruzzese che come ex-Parlamentare, con un appello accorato e fiducioso, chiedendo un aiuto “in diretta e senza rete”, poiché con sole mie forze, e dopo 12 giorni di “sciopero della fame”, ancora non ottengo alcuna cortese e puntuale risposta, ma spero che, nel frattempo, magari essa sia già arrivata alla opinione pubblica per il Vostro tramite, e, in ogni caso mi auguro che qualcosa si muova nelle prossime ore, in modo tale da interrompere o sospendere una iniziativa che ha la sola finalità di una risposta ed un impegno, da girare alle migliaia di famiglie aquilane ancora sfollate, prima dell’imminente inizio della campagna elettorale che, come spesso avviene, tutto “confonderà e strumentalizzerà” a fini di parte.
Resto in attesa di novità, non certo per me, ma per chi le aspetta da più di 4 anni”.
(Ndr) - Anche nel cosiddetto terzo mondo ad una serie di richieste molto chiare rivolte alle istituzioni democratiche (?) sarebbero comunque arrivate delle risposte. Qui, e non è la prima volta, ai Rapagnà e ad altri non si risponde per niente, e così si risolve il problema. Evidentemente siamo quarto mondo. O quinto, chi sa. Certo è che le persone elencate da Rapagnà mancano, prima di tutto, di umanità e buona educazione.
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