Le pro loco diventano “best practice”
Chieti – Le Pro Loco della provincia di Chieti diventano best practice (letteralmente la migliore prassi, il miglior metodo) a livello nazionale per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. E’ quanto è emerso nel corso dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi a Roma, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, sul tema “La rete delle Pro Loco e la salvaguardia dei patrimoni intangibili”. All’incontro ha preso parte una delegazione guidata dal Presidente Unpli abruzzese, Nazareno Di Giovanni, e della provincia di Chieti, Sergio Carafa. Era presente anche il consigliere nazionale Carmine Santarelli.
Nel corso dei lavori è stata la Presidente della Pro Loco Val di Sangro di Atessa, Elisa Tano, a illustrare alcune azioni intraprese in tema di salvaguardia del patrimonio immateriale. In particolare Tano si è soffermata sui alcuni importanti lavori, a tutela della cultura e delle tradizioni contadine, realizzati dalla sua Pro Loco in stretta collaborazione con l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti: al riguardo è stato dato ampio risalto a una convenzione il cui intento è programmare e realizzare attività di ricerca, formazione e interventi per lo sviluppo e la salvaguardia del territorio e delle sue risorse culturali, con particolare riguardo al patrimonio immateriale, da attuarsi mediante progetti di servizio civile volontario realizzati nel territorio abruzzese e nelle sedi di attuazione. Referente dell’accordo è la professoressa Lia Giancristofaro, docente di Antropologia culturale presso l’ateneo.
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