La primavera? Non facciamoci ingannare…


L’Aquila – Oggi a mezzogiorno, termometro verso l’alto: 20 gradi a Teramo, 19 a Pescara, addirittura 16 a L’Aquila. Piante fiorite lungo le strade e le autostrade già da 15 giorni, fiorellini sui prati e nei cespugli, insetti svolazzanti. Sembra primavera anche in Abruzzo, anche sulle sue severe montagne dove la neve se ne sta andando, conservata solo dai freddi notturni che ad alta quota ci sono ancora, e come. Meno male.
Ma non lasciamoci ingannare. Le follie meteo, ormai, sono all’ordine del giorno e basta guardare la tv per capire cosa sta accadendo negli USA (freddo polare a est, siccità terribile in California)e con quale furia fino ad oggi sconosciuta l’Atlantico si abbatte sulla costa britannica. Venti talmente violenti e improvvisi da frantumare i vetri per chilometri. Onde alte 12 metri. Cos’altro?
Febbraio, e ancora di più marzo, possono essere mesi ingannevoli con finte primavere e poi improvvise e lunghe nevicate. La più grande che si ricordi, nel 1956, cominciò a fine febbraio e colpì praticamente tutta Italia fino alla Calabria. A L’Aquila due metri, 70 centimetri a Roma e 1 metro a Rimini. Altre nevicate di febbraio e marzo nel 1963. Gelate persino a maggio spesso nell’Aquilano: ne sa qualcosa chi ha qualche albero da frutta in giardino. D’altro canto, nel 1965 febbraio fu caldissimo e a Campo Imperatore si raggiungero i 10 gradi. Alti e bassi meteo, sempre accaduti, oggi certo esacerbati e violentissimi, estremi e minacciosi. Importante è saperlo…


16 Febbraio 2014

Categoria : Cronaca
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