“Ai politici sta a cuore solo Villa Pini: per avere una escort, 10 quintali di patate”
L’Aquila – Scrive Dino Rossi dell’associazione allevatori Cospa di Ofena: “Cosa da pazzi!!! Questa mattina sono partiti i trattori per andare a Roma per manifestare la grave crisi che attanaglia l’agricoltura italiana ed abruzzese, ma sembra che a nessuno della classe politica abruzzese e istituzioni importi nulla. Infatti, da come si apprende dalla stampa, ad autorità e istituzioni sembra che stiano a cuore solo i lavoratori di Villa Pini Hanno ignorato totalmente le aziende agricole, quelle piccolissime insignificanti imprese agricole, quei straccioni di contadini che lavorano come scemi per pochi spiccioli: ecco come ci sentiamo definiti da tutti!! Nonostante ciò, questa miserabile categoria che lavora sodo per produrre cibo sano senza fare distinzione di ceti sociali, compresi quelli che ci scherniscono e ci ignorano, a proprie spese è partita per cercare di riportare un poco di speranza a chi è rimasto a casa per esigenze di lavoro.
Per le istituzioni sembra siano più importanti i dipendenti di Villa Pini, invece delle numerose aziende agricole ormai ridotte al lastrico, costrette a lavorare come sempre senza rispettare la domenica e rinunciare alle ferie e quando andranno in pensione, se ci andranno, verranno remunerate per un terzo degli impiegati che si volevano buttare dal tetto di Santa Maria.
Non vogliamo fare polemica, ma ci sembra doveroso far capire che una sola azienda agricola di piccola dimensione coinvolge numerose altre aziende e coinvolge una miriade di lavoratori e a confronto di Villa Pini è come se ci trovassimo a paragonare “un elefante nei confronti di una mosca.”
Torniamo alla mobilitazione. Domani saremo a Roma per portare all’attenzione dei nostri politicanti le nostre e sacrosante ragioni per la quale l’agricoltura e l’economia sta andando a rotoli. La prima causa sono le grandi distribuzioni italiane, come le Coop che per avere maggiore profitto acquista i prodotti esteri a quattro soldi, apponendo poi etichette ingannevoli facendo credere ai consumatori di comprare un prodotto italiano. Invece, quando c’è stata la manifestazione degli allevatori in Belgio i quali buttarono il latte nei campi, la più grande catena di distribuzione Belga, per aiutare i propri concittadini acquista i prodotti locali ad un prezzo accettabile, li confeziona e li rivende con il proprio marchio.
Gli agricoltori abruzzesi, sperano che domani ci siano impegni concreti da parte del Governo, altrimenti, non solo porteremo altri trattori, ma scaricheremo i nostri animali alle porte del Quirinale, perché noi non sappiamo cosa fare per sfamare i nostri animali.
Non è possibile che un cane da compagnia costi quattro volte un vitello, o per una nottata con una escort ci vogliono più di dieci quintali di patate: ci domandiamo quanti quintali di patate hanno avuto le presunte escort di Berlusconi e quanti ce ne sono voluti per gli accertati Trans di Marrazzo? È proprio vero:questa società va a puttane!”.
Non c'è ancora nessun commento.