I pasticci e i misteri sulla viabilità

L’Aquila – GRANDI OPERE PROMESSE PER DECENNI CHE RIAPPAIONO E SCOMPAIONO, MA NON SI FANNO MAI – (Immagine: i faraonici svincoli sulla 17 in fase progettuale) - Scrive il Partito dei comunisti italiani: “Sinceramente non capiamo la presa di posizione di Pietrucci-D’Alessandro (PD) e Juchich (RC) sulla la messa in sicurezza di una curva posta al termine del lungo rettilineo che da Barisciano porta a Poggio Picenze. Cinque anni fa a seguito di una conferenza di servizio era stato approvato il progetto per la messa in sicurezza della SS 17 da S. Pio delle Camere a S. Gregorio. Questo progetto era stato anche finanziato.
La realizzazione di tale opera, sicuramente era fondamentale per lo sviluppo infrastrutturale del Capoluogo di Regione. Il comune di Poggio Picenze, fu l’unico che si oppose a tale opera e probabilmente quel diniego era legato a interessi strettamente localistici. In seguito la somma destinata a tale opera fu dirottata per la realizzazione della tratta mancante di Pizzoli Amatrice. Una tratta sicuramente importante per la quale potevano essere richiesti ulteriori finanziamenti.
Perciò non capiamo questa polemica su una curva quando le forze politiche coinvolte dovrebbero chiarire quali sono i motivi che ostacolano la realizzazione dell’intero tratto S. Pio delle Camere-Bazzano o le proposte che intendono mettere in campo anche per la definizione del progetto Bazzano-S.Gregorio e per conludere un’opera che sicuramente porterà vantaggi allo sviluppo dell’Aquila e del suo comprensorio”.
(Ndr) – Due dati che ricordiamo al PdCI. La superstrada per Amatrice è attesa da più di 20 anni, tra chiacchiere, riunioni, sparate politiche. I soli fatti che si ricordino sono la variante di Pizzoli e il tronco fino a Cagnano, realizzato e inaugurato dalla Pezzopane.
Dopo, nient’altro: si è fermato tutto. Per la superstrada San Gregorio-Barisciano, l’attesa è ultradecennale. I fatto c’è soltanto un tratto allargato (costato montagne di denaro) di una decina di km fino a Navelli. Il resto è zero diviso zero: strada come 80 anni fa, stretta, pericolosa, costallata da incidenti. E una infinita stupida tempesta di parole e bugie.