La Regione non si riduce le prebende (2)


Pescara – “NON E’ QUESTIONE URGENTE E INDIFFERIBILE”, E PASSANO AD ALTRO – PD SU PROBLEMA RENDICONTO – (Immagine: il titolo della Scuccimarra evoca opinioni molto diffuse sulla politica, rafforzate in Abruzzo) – La maggioranza, pur di non votare sui miei sub-emendamenti per il taglio delle retribuzioni di presidenti, assessori e consiglieri, sacrifica persino i cacciatori”. Cosi’ il consigliere regionale Maurio Acerbo (Prc-Sinistra europea) commenta la seduta odierna dell’assemblea. “Con l’approvazione degli emendamenti di Venturoni – spiega – non solo sono automaticamente decaduti quelli proposti da Rifondazione ma e’ stato cancellato l’intero progetto di legge proposto dall’assessore Febbo di semplificazione della normativa per l’esercizio dell’attivita’ venatoria. Praticamente i cacciatori continueranno a fare la spola tra gli undici Atc e le province per l’iscrizione relativa alla nuova stagione venatoria e queste pratiche continueranno a pesare inutilmente sui costi di gestione di atc, province e della stessa Regione. Il presidente Pagano – osserva Acerbo – ha tenuto a precisare che comunque non avrebbe posto i miei sub-emendamenti perche’ non ritiene che il taglio delle retribuzioni degli eletti regionali abbia un carattere urgente e indifferibile.
Sono sicuro che la stragrande maggioranza degli abruzzesi non la pensa come lui. Quella di Pagano mi sembra una scusa poco seria. Difficilmente il governo nazionale impugnerebbe un provvedimento cosi’ popolare come il taglio drastico delle retribuzioni degli eletti di una Regione. Tornero’ alla carica fino all’ultima seduta del Consiglio. Essendo delle persone responsabili abbiamo accettato di garantire il numero legale a una maggioranza assenteista per l’approvazione di una norma volta a salvaguardare i giovani medici che lavorano all’Agenzia sanitaria. E’ stato approvato anche un mio emendamento – conclude il consigliere di Rifondazione – che storna risorse dal fondo dei dirigenti regionali a quello dei dipendenti”.

PD – “Un altro Consiglio saltato: nulla di fatto, tutto rinviato, perche’ per l’ennesima volta e’ mancato il numero legale”. Lo afferma il capogruppo del Pd Camillo D’Alessandro, a margine della seduta di oggi a Pescara. “Abbiamo consentito, garantendo noi il numero – continua D’Alessandro – di fare approvare una norma per prorogare i contratti del personale dell’Agenzia sanitaria regionale e una risoluzione che ribadisce la necessita’ e l’urgenza di attivare l’Emodinamica all’ospedale di Vasto. Gia’ la scorsa seduta, mantenendo il numero legale – ricorda – abbiamo permesso l’approvazione del piano regolatore portuale di Vasto. La maggioranza, neppure stavolta, e’ riuscita ad approvare il rendiconto pur in presenza di un espresso rilievo e censura da parte della Corte dei Conti e del Collegio dei revisori dei conti. Una situazione che rischia di portare il Consiglio in una situazione di illegittimita’”.


11 Febbraio 2014

Categoria : Politica
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