Rimborsopoli (2): nessuno si fa intervistare


Pescara – La strategia è unica per Pagano, Nasuti e Masci. Negarsi ai cronisti, cercare trovare e usare uscite secondarie dal tribunale, e sparire alla vista. Né dichiarazioni, né immagini per i cittadini abruzzesi. Salvo poi diffondere note ufficiali, come ha fatto il presidente. E’ avvenuto oggi nell’inchiesta nota ormai in tutta Italia come rimborsopoli, nel giorno riservato ai tre, sentiti dai PM Bellelli e Di Florio. Interrogatori durati poco, e personaggi spariti in men che non si dica. Il 12 toccherà a Federica Carpineta, Mauro Di Dalmazio, Lanfranco Venturoni, e ai consiglieri regionali Lorenzo Sospiri, Riccardo Chiavaroli, Franco Caramanico e Giorgio De Matteis.
PAGANO – In serata, viene messa in circolazione una nota consegnata ad alcuni organi di stampa. In occasione dell’interrogatorio il presidente Pagano ha fornito “opportuni chiarimenti su tutti gli aspetti collegati alle missioni della presidenza del Consiglio che, per espresso profilo istituzionale, esercita funzioni di rappresentanza dell’Assemblea regionale”. E’ quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa dello stesso Pagano dove si parla di “colloquio sereno” con i magistrati. Il presidente – prosegue la nota – “ha altresi’ spiegato che molte delle missioni all’estero cui si faceva riferimento in atti, erano da collegarsi alla sua funzione di presidente della Calre (Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni d’Europa), rivestita nel periodo 2011-2012″. Pagano “ha anche espressamente rivendicato, a fronte di una chiara accusa di sperpero di denaro pubblico, la ferma politica adottata di drastica riduzione dei costi della politica e delle spese di rappresentanza”.


10 Febbraio 2014

Categoria : Cronaca
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