Veleni Bussi, nuovi sequestri

Bussi – SOLVAY SOSTIENE DI ESSERE ESTRANEA – Nuovi sequestri di aree nella zona della discarica dei veleni, presso Bussi. Sono stati eseguiti per ordine della Procura di Pescara: in pratica, si tratta dell’estensione di territorio sovrastante la discarica dei veleni, che non essendo stato bonificata, causa danni ambientali e può originare malattie dovute all’inquinamento delle acque. Le persone indagate sarebbe otto.
Per il deposito dei veleni venuto alla luce nel 2007, è in corso alla corte d’assise3 di Chieti in processo a 19 persone, che finalmente è partito dopo anni di attese, ostacoli, rinvii, cavilli della difesa, incompetenze e tutto quanto rende in Italia i processi scottanti pressochè impossibili. Ora la lista dei possibili coinvolti si allunga ed entrano in scena anche coloro che avrebbero comunque dovuto almeno cominciare la bonifica.
SOLVAY – “Completa estraneita’ ai fatti imputati”. Cosi’ la Solvay commenta ad alcuni organi di stampa la notizia del sequestro preventivo delle discariche – a nord del sito industriale di Bussi – e agli avvisi di garanzia per omessa bonifica, che vede coinvolti alcuni propri manager. “Come attuale proprietaria del sito, Solvay – si legge in una nota – ha iniziato e sta implementando, in accordo con le autorita’, un progetto di Messa in Sicurezza Permanente che e’ stato richiesto dal ministero dell’Ambiente. Alcune azioni sono gia’ state intraprese, ad altre sono in fase di attuazione, con un progressivo miglioramento dell’impatto ambientale. Solvay non e’ minimamente responsabile dell’inquinamento pregresso, e da quando e’ partita l’emergenza ambientale nel 2007 nell’area di Bussi sul Tirino, ha da subito collaborato con gli Enti e le forze di investigazione.