Pio Rapagnà torna a fare lo sciopero della fame. Al centro del gesto l’emergenza abitativa post terremoto
L’Aquila – (F.C.). “Ho dato inizio ad uno sciopero della fame per ottenere dal Consiglio regionale l’approvazione di due leggi ‘necessarie e urgenti’ per superare l’emergenza abitativa post terremoto in Abruzzo e rendere effettivo il diritto alla Casa per tutti”. Lo comunica l’ex parlamentare Pio Rapagna’. “Con questa iniziativa civica e non violenta – spiega – chiedo ai consiglieri regionali, ormai alla termine del loro mandato, di fare cio’ che in 5 anni non sono riusciti fare: approvare sia una Legge ad hoc per la ricostruzione e messa in sicurezza sismica delle abitazioni pubbliche e private, eliminando le barriere architettoniche e le strutture in amianto, e sia una Legge che ripristini il riscatto degli alloggi popolari ex-Gescal per evitare che, con una ‘vendita generalizzata ed a prezzi del mercato immobiliare privato’, le famiglie aventi diritto di accesso alla proprieta’ della prima Casa attraverso l’uso corretto dei contributi Gescal gia’ versati, possano perdere tale diritto e, attraverso una ‘mobilita’ obbligatoria’ e sfratti esecutivi, siano costrette ad abbandonare la loro attuale abitazione”. Il Consiglio regionale, che ha la competenza esclusiva in materia di edilizia residenziale pubblica e di politica della casa in Abruzzo. “Non puo’ piu’ fuggire di fronte a questa responsabilita’ – afferma Rapagna’ -: per quanto mi riguarda, ho deciso, ancora una volta, di non girare la testa dall’altra parte. Insieme ad una delegazione del Mia Casa d’Abruzzo – conclude – chiedero’ di incontrare il presidente Nazario Pagano e i capi gruppo consiliari, prima dell’inizio della seduta del Consiglio regionale che si terra’ a Pescara
Non c'è ancora nessun commento.