Porto e sporcaccioni, persino eternit
Giulianova – PER MOLTI DIVENTA UNA DISCARICA DI RIFIUTI – L’ufficio circondariale marittimo con il comandante Tenente di Vascello Sandro Pezzuto, ha sorpreso alcuni pescatori appartenenti alle unità che utilizzano il sistema da pesca “volante” appena rientrati dalla battuta di pesca, che,abbandonavano rifiuti plastici e cartoni sulla banchina non prima di aver proceduto a gettare prodotto ittico fuoribordo nello specchio acqueo portuale antistante la propria unità, probabilmente perché di taglia non commerciabile o di scarso valore.
Nonostante le sensibilizzazioni di questi mesi, tale malvezzo di palese inciviltà non rappresenta che l’ultimo di una serie di comportamenti messi in atto con perseverante assiduità sia da parte di operatori portuali (diportisti e pescatori) sia di semplici utenti e visitatori, che continua nonostante le numerose sanzioni inflitte agli autori ed inevitabilmente porta ad un maggior impiego di spesa allorché, non potendo accertare la provenienza del rifiuto, si richieda l’impiego della ditta incaricata alla rimozione ed allo smaltimento. Basti pensare che, nell’anno appena trascorso, a seguito di meticolosi e severi controlli, grazie anche all’utilizzo delle videocamere di sorveglianza, sono state inflitte sei sanzioni amministrative per abbandono di rifiuti fuori dai cassonetti, comminate anche a semplici cittadini che, invece di servirsi del servizio di raccolta rifiuti in ambito comunale, facevano capolino in porto per lasciare furtivamente il proprio sacchettino, a volte anche per terra.
In questi mesi, numerose sono state le tonnellate di rifiuti abbandonati con interventi di pulizia che, in alcuni casi, hanno visto il recupero di lastre di cemento-amianto, ovvero di eternit, abbandonato e puntualmente sequestrato dalla guardia Costiera nei pressi della banchina Marinai d’Italia un anno fa, notoriamente interessata dal viavai di passeggianti.
I controlli dei militari si sono estesi anche alla verifica degli automezzi che numerosi affollano le banchine dello scalo giuliese durante le operazioni di sbarco del pescato. In questo caso, è stato notato e sanzionato il quantomai pericoloso comportamento di alcuni conducenti di furgoni che per consentire un agevole trasbordo delle cassette di prodotto ittico si erano posizionati entro la fascia di metri 5 dal ciglio banchina, in spregio ad ogni elementare principio di legge e di cautela.
E’ stata elevata quindi una sanzione di € 102 a ciascuno dei n. 4 fermati, per un totale € 408 di somme comminate. Inoltre, alcuni di essi, che erano anche sprovvisti di permesso di accesso in porto e dei documenti di circolazione dei relativi automezzi, hanno visto raddoppiata la propria sanzione amministrativa.
Una ditta, invece, senza aver mai presentato l’apposita “Segnalazione Certificata di inizio attività” (S.C.I.A.) per lo svolgimento di attività sulle aree demaniali marittime, svolgeva abusivamente la propria attività di trasporto di pescato a mezzo di autoarticolato, meritandosi la comminazione di una sanzione pecuniaria di addirittura € 1.032.
In considerazione della presenza di un elevato numero di persone che normalmente frequentano gli spazi delle banchine del Porto di Giulianova, sia per motivi professionali che di svago, la Guardia Costiera di Giulianova assicura che i controlli in materia ambientale e di sicurezza portuale in genere proseguiranno anche nei prossimi giorni, sia in abiti borghesi che militari, per scoraggiare e debellare il perpetrarsi di condotte contra legem.
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