Stazione: degrado e disprezzo per senzatetto
Pescara – Scrivono i consiglieri comunali Enzo Del Vecchio e Camillo D’Angelo, del PD: “Non è certo chiudendo le porte della stazione ferroviaria di Pescara che si risolve l’emergenza legata ai senzatetto e mettere, così, a tacere la coscienza sulla Città solidale ed ospitale.
L’oscurità della notte cela solo momentaneamente la disperazione dei tanti individui che trovano nei giacigli fatti di pezzi di cartone il tetto per passare la notte ed attendere la prossima non sapendo dove andare.
Alle prime luci dell’alba riapre la stazione e con essa lo spettacolo indecoroso dei resti di quei fortunosi giacigli e di quegli angoli trasformati in latrine che attirano lo sguardo e con esso le poco confortanti considerazioni dei viaggiatori che arrivano e partono da quel luogo.
Non riteniamo ne opportuno ne educato riportare qui i trancianti commenti di questa mattina dei passanti, dei tassisti, degli stessi operatori della stazione ferroviaria soprattutto dopo che questi hanno avuto modo di sfogliare le pagine dei giornali locali che riportano la notizia di una amministrazione cittadina che ha speso decine di migliaia di euro per pagare qualcuno per occuparsi dell’immagine della Città .
La constatazione di questo degrado e con esso il più indecente disinteresse di una emergenza sociale, i senzatetto, ci da l’esatta misura di quanto sia insensibile il governo cittadino che preferisce chiudere gli occhi di fronte a questi disagi umani e lasciare che la mano benevola di qualche associazione di volontariato assolva ai compiti che devono, invece, essere propri della prima istituzione cittadina.
Affrontare questo problema con un minimo di umanità nei riguardi dei senzatetto ma anche di rispetto per il resto della Città che si sente ferita ed abbattuta da questo abbandono deve rappresentare una priorità per la nostra comunità e che il governo cittadino deve affrontare con vigore e risolutezza.
Il reperimento di idonei locali da destinare al superamento di una emergenza non deve rappresentare un problema insormontabile soprattutto se il Comune, neanche qualche settimana addietro, si è dotato di un Piano di Protezione Civile ed il Sindaco Mascia e la sua amministrazione non hanno lesinato nella solita enfasi comunicativa per il prestigioso risultato raggiunto.
Peccato. La vita sommersa e notturna che si svolge intorno al mausoleo della stazione ferroviaria non sembra essere percepita a Palazzo di Città che continua a comunicare l’avvio di cantieri come se questi fossero sufficienti a fare di Pescara una Città bella ed accogliente.
Forse riusciremo anche a raccogliere le risorse per far tornare qualche nave al porto di Pescara ma se non riusciamo a dare uno spazio, di cui peraltro il Comune ne dispone in abbondanza, dove poter far trascorrere qualche ora a sperdute vite umane avremo sempre fallito.
Speriamo che la notte passata all’addiaccio sia stata l’ultima per quei poveri disperati.
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