Camorra e droga, 31 arresti in Abruzzo
Chieti – I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di 31 indagati per associazione di tipo mafioso, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti. Si tratta di un sodalizio di tipo camorristico con a capo diversi esponenti storici dei clan della Campania.
Il sodalizio gestiva con modalita’ tipicamente mafiose caratterizzate dal ricorso alla violenza ed alle intimidazioni, il controllo delle piazze di spaccio nell’area compresa tra Francavilla, Vasto, San Salvo ed altri comuni del Chietino.
Complessivamente gli indagati dell’operazione “Adriatico” dei Ros dell’Aquila, sono 84, di cui soltanto per 15 viene contestato il grave reato dell’associazione per delinquere di tipo mafioso. Arresti e perquisizioni oltre che nella provincia di Chieti (tra cui Gissi, Guardiagrele, Ortona, San Buono e Rapino) sono stati eseguiti a Napoli, Campobasso, Bari, Foggia, Salerno, Ascoli Piceno, Latina e Teramo. Le indagini dei carabinieri del Ros hanno portato a sgominare un pericoloso sodalizio di matrice camorristica diretto da esponenti di storici clan campani, come quello dei Vollaro. Il clan Vollaro e’ un clan camorristico operante nella zona est di Napoli, piu’ precisamente nell’area del Comune di Portici.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip del Tribunale dell’Aquila Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del procuratore distrettuale antimafia, Fausto Cardellla, e dei sostituti Antonietta Picardi e David Mancini. L’accusa e’ di associazione di tipo mafioso, estorsionwe e traffico di sostanze stupefacenti.
Le ordinanze sono state firmate a conclusione di un’attivita’ investigativa, avviata nell’aprile 2012, in direzione di un sodalizio criminale di matrice camorristica attivo nell’area vastese frentana della provincia di Chieti, che ha trovato importanti fonti di prova sia dai riscontri info-operativi che dalle analisi criminali susseguenti agli arresti effettuati, in particolare, nel corso delle operazioni “Pipistrello” e “Tramonto” portate a termine, rispettivamente nel 2009 dal Nucleo investigativo del Comando provinciale di Chieti e nel gennaio del 2012 dalla Compagnia di Vasto. Tali attivita’ erano essenzialmente rivolte a disarticolare l’associazione criminale facente capo a Lorenzo Cozzolino, elemento apicale di una fazione scissionista del clan Vollaro. L’operazione riguarda, in definitiva, un pericolosissimo sodalizio criminale che ha imposto, su una realta’ territoriale tradizionalmente estranea a forme stanziali di criminalita’ organizzata, condizioni di assoggettamento e forme d’intimidazione ampiamente documentate e tali da contestare, per la prima volta nel distretto giudiziario abruzzese, la fattispecie dell’associazione di tipo mafioso.
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