CSA: saggio teatrale pasquale
L’Aquila – Quest’anno il “Centro Scolastico Aquilano S.r.l.”, forte ormai di una tradizione decennale nell’ambito di iniziative volte a rendere la scuola un luogo aperto alle varie esperienze formative, torna con il consueto saggio teatrale pasquale, e riguarderà la rivisitazione del capolavoro di Collodi: “Pinocchio”.
L’iniziativa ha un valore particolare, perché vede impegnati assieme professori ed allievi, un lavoro comune nell’organizzare uno spettacolo aperto al pubblico, una bella scommessa dove si capisce chiaramente come sia possibile rivitalizzare il compito formativo scolastico ottenendo la partecipazione attiva degli allievi.
L’aspetto pedagogico è già presente nel titolo stesso della rappresentazione, ovvero “Pinocchio… a modo nostro”, appare non una provocazione ma una rivisitazione personalmente elaborata e messa in scena dai curatori, tra i quali ricordiamo i docenti Monica Di Menna, Paolo Massaro, Tellez Cortez, Mariana Corsi, Franco Rezzano, Katia Tinari, Sara Ricci, nonché il Dirigente scolastico Maurilio Cordeschi, il tutto all’insegna di una buona esperienza testimoniata annualmente sul palco del Teatro S. Filippo con spirito di originalità ed anticonformismo, lo stesso che ospiterà lo spettacolo mercoledì 8 aprile alle ore 21,00.
Le avventure di Pinocchio di Collodi continuano ad essere una delle tappe più significative nella formazione di intere generazioni. La storia del burattino discolo, che dopo una serie infinita di disavventure e peripezie riesce finalmente a trasformarsi meritoriamente in un bambino, ha da molto tempo appassionato e per alcuni versi intimorito i piccoli lettori, ai quali insegna ad evitare la malvagità e le cattive compagnie, cause di soddisfazioni momentanee ed effimere che prima o poi non tardano a mostrare il loro vero volto .
Al di là dei meriti letterari e del valore socio-pedagogico dell’opera, che si manifestano senza velature anche al vasto pubblico adulto, c’è un livello più profondo di interpretazione, un parte nascosta di simbologie e significati che si apprezzano solo attraverso una lettura critica filologica e semantica, supportata dall’applicazione delle moderne teorie psicanalitiche, ma anche dalla cinematografia che ha contribuito a proporre Pinocchio sul grande e piccolo schermo sotto molteplici sfaccettature, rendendolo un personaggio conosciuto in tutto il mondo
La fiaba si trasforma così in una metafora della vita e nello stesso tempo diventa una tragedia individuale e corale, poiché la tecnica narrativa di Collodi è un po’ la descrizione dell’umana esistenza, nella maggioranza dei casi tutt’altro che una favola a lieto fine.
Nelle affermazioni prese dai personaggi ed elaborate con grande perizia nella loro lapidaria significatività, è possibile cogliere l’essenza profonda degli aspetti più torbidi dell’animo umano, gli stessi che generano nell’osservatore attento un senso di estrema inquietudine, facendo emergere reazioni di grande impatto emotivo e morale.
Il lavoro che gli studenti ed i loro docenti propongono al pubblico, parte proprio da queste premesse e da esse trae lo stimolo per attualizzare l’opera di Collodi secondo la visione dei ragazzi di oggi, portati per loro natura ad un’ incessante processo di contestualizzazione con sorprendenti slanci di originalità.
Prof. Flavio Colacito – Psicopedagogista
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