Montecassino, i giovani mandati a morire
Giulianova – Nel settantesimo anniversario della battaglia di Montecassino, Helena Janeczek ripercorre quattro mesi di sanguinosi combattimenti in cui giovani venuti da tutto il mondo, pur dalla parte dei vincitori, andarono incontro ad un destino di vinti. Seconda guerra mondiale. Per quattro mesi l’esercito alleato tenta di sfondare le linee tedesche a Montecassino. Quattro mesi in cui l’antico monastero benedettino diventa teatro di una lunga e sanguinosa battaglia, dove accanto agli inglesi e agli americani, vengono mandati a morire soldati raccolti tra i più miserabili: polacchi, ebrei e giovani delle colonie dell’impero britannico come indiani, magrebini, maori della Nuova Zelanda, Gurkha nepalesi.
Quattro mesi di combattimenti e più di cinquantamila morti raccontati nel romanzo Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek. “Un romanzo potentissimo – come scrive Roberto Saviano – (dove) Montecassino diviene la guerra di tutti, il luogo da cui tutti veniamo”.
Sabato 8 febbraio la Sezione italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo – con il patrocinio e il sostegno del Comune di Giulianova, del B.I.M.-Consorzio dei Comuni del Vomano e Tordino e della Fondazione Tercas – ospiterà alle ore 11 nel Palazzo Kursaal (Lungomare Zara) di Giulianova la scrittrice Helena Janeczek (foto) per ripercorrere, insieme agli studenti e ai presenti, le vicende di quei quattro lunghi mesi e spiegare come sia potuto accadere che ragazzi appena maggiorenni, a volte anche minorenni, siano finiti a morire in Ciociaria per la liberazione dell’Italia. A narrare le tante storie contenute ne Le rondini di Montecassino, la voce recitante di Antonella Ciaccia. L’ingresso è libero.
Helena Janeczek, nata a Monaco di Baviera in una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da quasi tre decenni. Dei suoi romanzi sono attualmente disponibili Le rondini di Montecassino e Lezioni di Tenebra, entrambi pubblicati da Guanda e vincitori di numerosi premi letterari, oltre al racconto-pamphlet Bloody Cow (Il Saggiatore, 2012). Ha cofondato il blog culturale “Nazione Indiana” (www.nazioneindiana.com) e fa parte della redazione di “Nuovi Argomenti”. Collabora con “La Repubblica” e con “Il Sole 24 Ore”.
La Sezione italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo è stata fondata a Teramo nel 2009. L’associazione è il partner italiano della Fondazione spagnola Instituto Internacional del Teatro del Mediterráneo e, in linea con le finalità perseguite dalla Fondazione e con i programmi dell’Unione Europea, organizza iniziative che incrementino il dialogo, la cooperazione e la solidarietà tra i popoli.
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