Mitra Kalashnikov tra le armi rinvenute
Pescara – Fucili auomatici Kalashnikov, foto, sigla Ak47, progettate appunto nel 1947, mitiche armi russe efficaci, spartane, potenti e diffusissime in tutto il mondo. Armi di rango, se si può dire, ritenute tra le migliori sia dalla malavita e, a suo tempo, dai militari. Evidentemente ancora reperibili sul mercato clandestino.
Ora accertamenti e qualche ipotesi sulle armi trovate ieri in un furgone. Nel mezzo, parcheggiato in strada e lasciato non chiuso a chiave, e’ stato trovato un borsone nero al cui interno c’erano appunto due mitra Kalashnikov Ak47, un fucile a pompa e una pistola marca Block, tutti con i caricatori inseriti. Nei Kalashnikov c’erano 30 colpi, nel fucile a pompa 4 colpi. Inoltre nel borsone erano stati inseriti due giubbini antiproiettili, due passamontagna, un paio di guanti da cantiere e un paio di pantaloni. Sempre nel borsone c’era un santino. A completare il tutto una tanica, piena per tre quarti, con del liquido infiammabile e una miccia artigianale. Le armi hanno la matricola abrasa. Dopo il rinvenimento da parte dei carabinieri, coordinati dal capitano Claudio Scarponi, sono stati effettuati dei rilievi sia sulla mezzo che sulle armi, da parte del Reparto Investigazioni Scientifiche di Bari. Sono state trovate delle tracce sul furgone, tra cui delle impronte, mentre non sono state trovate sulle armi. Per i militari dell’Arma si tratta di un ritrovamento “significativo”. “E’ chiaro – ha detto stamani in conferenza stampa Scarponi – che chi ha sistemato queste armi nel furgone, rubato a Martinsicuro a fine mese, era pronto per un assalto. Siamo riusciti ad anticipare qualcosa di importante, anche se non sappiamo cosa. Di sicuro non si tratta di una rapina in farmacia. La tanica di benzina a cui e’ stato mischiato altro materiale, sarebbe stata usata per bruciare, con ogni probabilita’, il mezzo”. Scarponi ha parlato del materiale sequestrato come dell’”attrezzatura completa per un colpo perfetto, ma al momento si possono fare solo delle ipotesi sull’utilizzo che sarebbe stato fatto delle armi. Di certo non e’ casuale che il mezzo sia stato lasciato ai Colli e proprio per questo sono in corso accertamenti sui pregiudicati che vivono nella zona”.
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