Mia Casa per legge ricostruzione


Roseto – Scrive Pio Rapagnà: “Il Mia Casa d’Abruzzo chiede al Consiglio regionale di approvare una Legge per la “ricostruzione e messa in sicurezza antisismica” degli alloggi danneggiati dal terremoto del 6 aprile 2009 ed una Legge per il “ripristino” del riscatto graduale degli alloggi ex-GESCAL e di Edilizia Residenziale Pubblica, quali provvedimenti che contengono tutti i presupposti della necessità e della urgenza che consentono di essere deliberati anche in regime di prorogatio.
Si tratta della necessità ed urgenza di indirizzare, regolamentare e accelerare gli interventi necessari a garantire, trascorsi ormai 4 anni e 10 mesi dal terremoto e nei tempi più brevi possibili, il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite dal sisma, poiché sino ad ora nulla è stato fatto dai “soggetti attuatori” per la ricostruzione “pesante” degli edifici classificati E e per la loro messa in sicurezza sismica.
E’, infatti, “incredibile” che il Provveditorato alle Opere Pubbliche, l’ATER Regionale e il Comune dell’Aquila non abbiano ancora aperto alcun cantiere per la ricostruzione delle Case E, pur in presenza delle Ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15.9.2009, n. 3805 del 3.9.2009 e 3808 del 15.9.2009 e nonostante i Decreti n. 23 del 15.11.2010 e n. 62 del 25.5.2011 emanati dal Commissario delegato alla ricostruzione Dott. Gianni Chiodi.
E’ urgente utilizzare i 150 milioni di euro stanziati e assegnati per la ricostruzione e il consolidamento sismico degli alloggi pubblici di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila, poiché tutti i più importanti complessi residenziali pubblici e misti siti nel Centro Storico, nei Quartieri della Città dell’Aquila e nelle Frazioni, si trovano in ubo stato di “abbandonati” e soggetti ad un progressivo degrado materiale, con grave e irreparabile danno ad un prezioso bene dello Stato e all’erario, su cui si chiede l’intervento tempestivo della Corte dei Conti.
In tale contesto è arrivato il via libera dal Cipe per destinare alla ricostruzione aquilana oltre 400 milioni di euro, cui si aggiungono ulteriori risorse pari a 142 milioni di euro assicurati dalla Legge di stabilità attraverso il “via libera” al criterio dell’anticipazione di risorse “non spese” nel corso del 2013.
Su questo, il Mia Casa lancia un preoccupato allarme, e chiama in causa il Consiglio Regionale, il Presidente della Regione ed il Sindaco dell’Aquila, in quanto sussiste il fondato rischio che parte di tali “anticipazioni” possano riguardare i fondi “non spesi nel 2013″ per la ricostruzione pubblica e della Edilizia Residenziale Pubblica, che potrebbero essere “stornati e anticipati” a favore della ricostruzione privata.
E siccome la responsabolità della “non ricostruzione” degli alloggi pubblici dell’ATER e del Comune dell’Aquila attiene prima di tutto al Commissario delegato e Presidente della Regione Gianni Chiodi, al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche, all’ATER ed allo stesso Comune dell’Aquila, nelle loro qualità di “soggetti attuatori”, è opportuno che, in merito alla annunciate “anticipazioni”, la Senatrice Stefania Pezzopane fornisca tutte le rassicurazioni del caso, visto che tale “possibilità” di anticipazioni di risorse “non spese” è frutto di un suo specifico emendamento alla Legge di stabilità e delle discrezionalità concesse al CIPE di anticipare e posticipare le somme già assegnate ed immediatamente disponibili.


03 Febbraio 2014

Categoria : Cronaca
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