Il mistero della biblioteca De Meis


Chieti – Scrive Alessandro Marzoli, vice presidente del consiglio comunale: “La biblioteca provinciale De Meis resta un mistero, un caso strano su cui bisogna tenere altissima l’attenzione perchè non è possibile che del suo futuro si preoccupino solo le Associazioni cittadine. A quattro mesi di distanza dal nostro allarme con sit-in davanti all’edificio, che ha permesso di sventare all’ultimo secondo il trasferimento della biblioteca fuori dalla città di Chieti, tornano a crescere rabbia e dispiacere. Per l’ennesima volta sembra infatti che le promesse non siano state mantenute.
In Consiglio Comunale il Sindaco aveva preso l’impegno solenne per garantire, come proposto da piu parti, il trasferimento della struttura nell’ex ospedale militare alla Villa Comunale.Cosa ne è stato di quella promessa fatta alla città? Perchè la De Meis non può occupare quegli spazi? È stata presentata domanda ufficiale al Ministero della Difesa? Se si, qual è stato l’esito della richiesta? Sono domande a cui non abbiamo trovato risposta e che sono divenute oggetto di un’interrogazione urgente che sarà portata al primo Consiglio Comunale. Chiederemo anche le motivazioni per le quali non è stata fatta marcia indietro sulla delibera di giunta provinciale n.257 del 16 ottobre 2013 con cui si preannuncia per la De Meis una sede << di proprietà pubblica in Chieti, o in ambito provinciale >>. Quella breccia aperta dal Presidente della Provincia è stata chiusa solo a parole. Nessun atto concreto nè alcun documento impedisce ad oggi il possibile trasferimento. A fine novembre si sarebbero dovute riconvocare le associazioni, in realtà il tempo vola ma la ricostruzione dell’edificio, nonostante annunci e rassicurazioni, è ferma ormai da anni. Se qualcuno pensa che la biblioteca De Meis possa lasciare Chieti si sbaglia di grosso: siamo pronti a tutto per evitare questo rischio. La nostra città e gli studenti in particolare meritano di avere una biblioteca provinciale curata, funzionale e accessibile nel cuore del centro storico. Come ha scritto Cicerone: ” una stanza senza libri è come un corpo senz’anima “..


03 Febbraio 2014

Categoria : Cronaca
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