Sindacato-politica: Finmek, Cisl, Technolabs, ANAAO, Federcopa, E-Care, Villa Pini


sindacatoGIORGI SU FINMEK – E’ stato firmato ieri dal Ministero del Lavoro il Decreto di proroga della Cassa Integrazione per la Finmek dell’Aquila. Ne dà notizia l’assessore provinciale al Lavoro Ermanno Giorgi, che ribadisce l’urgenza dell’analogo Decreto relativo allo stabilimento di Sulmona per il quale si attendono notizie. L’assessore al Lavoro coglie l’occasione per ringraziare pubblicamente il Prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli che sempre, da quando si è insediato in città, si spende con passione e sollecitudine in questa ed in altre vertenze. “Un Prefetto prezioso” – afferma –“ a cui sta molto a cuore la vicenda occupazionale del nostro territorio”.

POLO ELETTRONICO – Una lettera aperta al ministro Claudio Scajola per chiedere l’inserimento delle aziende dell’ex polo elettronico dell’Aquila nel piano per il riavvio di alcuni bacini industriali in crisi nel nostro Paese e lo sblocco, da parte del Governo, dei finanziamenti destinati al progetto della banda larga. Di questi, una buona fetta potrebbe ricadere sulle industrie aquilane.
Firmatari della missiva, la segreteria Fim-Cisl e la Ust-Cisl dell’Aquila, che richiamano l’attenzione del Governo “sulla grave crisi che vive il comprensorio. Le aziende dell’ex polo elettronico”, scrivono, “chiedono di poter entrare a pieno titolo nella partita della banda larga. Come Lei è bene a conoscenza, la deindustrializzazione nel nostro territorio è iniziata nel 2000 con il disimpegno di Siemens, che al tempo occupava 3mila dipendenti. Ad oggi ancora paghiamo, con cassa integrazione e mobilità, lo scotto della cancellazione dell’elettronica dal bacino industriale aquilano”. La Fim-Cisl e la Ust-Cisl ricordano come “gli accordi sottoscritti nel marzo 2003 presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, alla presenza del sottosegretario Gianni Letta e il successivo intervento di Sviluppo Italia, siano risultati provvedimenti nulli a bloccare l’emorragia occupazionale. Attualmente circa 1800 lavoratori del polo elettronico sono in mobilità o cassa integrazione. Una situazione”, proseguono i sindacati, “aggravata dal sisma del 6 aprile scorso, che ha provocato la chiusura di circa 8mila attività commerciali e artigianali e l’avvio della cassa integrazione per 16mila lavoratori”.
Uno scenario che la Cisl definisce “gravissimo. E’ indispensabile l’inserimento del comprensorio aquilano nei bacini in crisi. Il Governo è chiamato a focalizzare sull’Aquila l’attenzione e gli investimenti previsti nel progetto della banda larga. Il Capoluogo abruzzese era già coinvolto in un processo di deindustrializzazione, che il sisma ha indubbiamente accelerato”.
La Cisl chiede, infine, al ministro Scajola “un impegno personale, unitamente a quello dell’intero Governo, che il territorio attende da tempo e che oggi ha l’occasione per concretizzarsi”.

TECHNOLABS – Giovanni D’Amico, Consigliere Regionale del Partito Democratico, ha presentato oggi una interpellanza sulla situazione occupazionale della TECHNOLABS. “Come mai, – si domanda il Consigliere D’Amico – nonostante l’impegno assunto dal Presidente Chiodi, dal Presidente Pagano e dagli Assessori competenti durante la seduta del Consiglio Regionale del 4 agosto scorso, ancora non si ottiene alcun risultato per evitare lo smantellamento della Technolabs dell’Aquila, azienda d’eccellenza nel campo elettronico, proprio in un momento in cui servirebbe invece al territorio aquilano colpito dal sisma un forte sostegno economico ed occupazionale per favorirne la ripresa?” Il Consigliere del PD chiede di sapere “se siano stati assolti, e con quali risultati, gli impegni per la salvaguardia dei livelli di sviluppo ed occupazionali del sito Technolabs di L’Aquila, assunti dal Presidente del Consiglio Regionale, dal Presidente della Giunta e dagli Assessori competenti con l’approvazione della risoluzione di cui al verbale n. 16/7 del 4 agosto 2009 del Consiglio Regionale”.

PEZZOPANE AD ANAAO – Scrive Stefania Pezzopane al sindacato medico ANAAO: “Un momento prezioso per fare mente locale e reagire, quello che avete organizzato oggi, in una fase preoccupante per la sanità e non solo. Mi sono preoccupata di scandagliare il terreno già da diverso tempo ed ho incontrato il neo commissario ASL per conoscere i dettagli della situazione. Quello che manca ad oggi, a mio avviso, è solo un maggiore impegno della Regione. Abbiamo infatti le risorse sufficienti per un nuovo ospedale e non solo per riparare quello esistente. Il rimborso dell’assicurazione e quelli che ci spettano dallo Stato ci mettono in condizione di realizzare un polo sanitario moderno e di avanguardia. Va bene ripristinare servizi e strutture che esistevano prima del 6 aprile e che non erano certo quelle di adesso, ma la prospettiva deve essere quella di utilizzare le risorse per un nuovo moderno ospedale ad altissimo potenziale tecnologico. E’ ovvio che nel frattempo il S. Salvatore deve tornare a regime in tutto il potenziale dei suoi 460 posti letto.
Se si riescono a prevedere in tempi brevi 39 posti solo per tre giorni di eventuale necessità agli otto grandi della terra, non vedo perché un ospedale che deve garantire una città intera non debba essere prontamente ristabilito nelle sue funzioni ottimali. Soprattutto in un momento di grande difficoltà come quello che stiamo attraversando in cui la sanità dovrebbe essere potenziata non indebolita. Il laboratorio analisi, il pronto soccorso, la diagnostica per immagini servono ora più che mai, per i ricoverati e per gli esterni. Chi beneficia di questo disservizio e della obbligata migrazione altrove delle prestazioni è facilmente rintracciabile nella filiera. E perché a fronte di una necessità di compensazione in altre strutture non è stata scelta la ASL di Avezzano invece di quella di Teramo per far ricadere sul territorio provinciale le risorse?
Tutto ciò si somma ad una politica sanitaria che già vedeva il territorio provinciale dell’Aquila svantaggiato rispetto ad altri.
Su questi temi l’assessore regionale Venturoni, non ha ancora ritenuto di incontrare le istituzioni locali, nonostante le mie numerose sollecitazioni e le mie richieste di incontri. Forse si dà ascolto solo a chi utilizza gesti eclatanti. In questa battaglia vi sono assolutamente vicina”.

PENDOLARI – ‘’I pendolari del Centro Abruzzo non sono di ‘serie b’ ed e’ per questo che vanno coinvolti anche nei progetti sperimentali che l’Arpa sta avviando per migliorare i collegamenti con Roma’’. Lo sottolinea il presidente della Federazione dei pendolari del Centro Abruzzo (Federcopa), Francesco Di Nisio, che ha chiesto un incontro al neo presidente dell’Arpa, Massimo Cirulli, sollecitando il coinvolgimento anche delle linee ‘Paolibus’ (ex Schiappa) nel progetto sperimentale di scambio a Lunghezza che l’Arpa ha avviato per alcuni collegamenti di bus da Avezzano. ‘’Da anni il problema dell’accesso a Roma per gli autobus che provengono dall’Abruzzo e’ legato al traffico presente sul tratto romano dalla A-24 – ha spiegato Di Nisio – lo scambio alla stazione di Lunghezza e l’utilizzo del treno aiuterebbe i pendolari a raggiungere il posto di lavoro in orari decenti senza subire le conseguenze del traffico’’. Per questo Di Nisio ha chiesto a Cirulli di estendere anche al Centro Abruzzo questa opportunita’, rinnovando ‘’la disponibilita’ ad affrontare le problematiche dei pendolari in un incontro, evitando le scelte unilaterali del passato che spesso hanno provocato polemiche e disagi’’.

ARRIVA E-CARE – Scrive questa mattina Piero Peretti (UGL): “Venerdì 20 Novembre, alle ore 11, presso la sede di Confindustria dell’Aquila si terrà l’importantissimo incontro tra i vertici di E-Care, il nuovo soggetto industriale che riassorbirà tutti i lavoratori ex-Transcom posti in mobilità, ed i sindacati nazionali e territoriali. Nell’incontro si metteranno in chiaro tutte le tempistiche e le modalità di riassorbimento delle 276 persone licenziate da Transcom. Stando agli intendimenti di E-Care, il call-center che aprirà all’Aquila, grazie anche alla “benedizione” di Vodafone, avrà un ruolo di grande centralità ed arriverà ad impiegare a regime 500 unità. Gli ex-Transcom verranno assunti mantenendo salvo il livello retributivo in essere al 6 Aprile 2009 inoltre, sarà nostra priorità, chiedere la stabilizzazione dei 30 lavoratori apprendisti, compresi nei 276, che avrebbero il contratto in scadenza nella prossima primavera. La celerità con la quale il nuovo soggetto intende subentrare in città contribuisce in modo sostanziale a rasserenare l’animo di quei lavoratori che, dopo aver subito il terremoto, si sono visti sbattere fuori da Transcom”.

E-CARE – Da ieri sera il sindacalista Piero Francazio (UIL) ha preannunciato: “Convocati i sindacati la prossima settimana presso Confindustria dell’Aquila. Ecare, gruppo di notevole peso identificato da Vodafone e Opitel come potenziale nuovo partner di consolidata fiducia. Come Segretario Provinciale Uilcom ho ritenuto doveroso e fondamentale sollecitare, attraverso la segreteria Nazionale, l’ immediato tavolo di contrattazione con ECARE per ratificare quanto contenuto nell’accordo di percorso firmato l’ 8 settembre c.a. e spingendo sul fatto che tale incontro sarebbe dovuto essere svolto doverosamente nella Nostra città, per permettere di incontrare subito i lavoratori e informarli. Riteniamo importante far capire e dare il segnale giusto e concreto a tutti i lavoratori che ieri mattina nell’assemblea hanno espresso varie perplessità e dubbi su quale potrebbe essere la giusta scelta.
Adesso arriva ECARE, ci sembra giusto e abbiamo voluto fortemente che il tavolo fosse istituito prima del 24 novembre ultimo giorno per consegnare le dichiarazioni di disponibilità ad essere collocati in mobilità. Inoltre l’interessamento ha confermato che l’accordo di percorso di settembre, firmato dai Sindacati e da Ecare,Opitel,Vodafone-Omnitel, sarà rispettato nella sua totalità dalla dirigenza del nuovo call center che si appresta ad arrivare nella Nostra città dell’Aquila Capoluogo d’Abruzzo.
ECARE si impegna a reinserire il personale posto in mobilità già dal primo Gennaio 2010 per completarle il reinserimento occupazionale posto in mobilità entro il 28 febbraio 2010. Sappiamo che sicuramente si realizzerà , tramite accordo sindacale, un regime qualificato dei trattamenti definito nel mantenimento delle attuali condizioni economiche per i lavoratori provenienti dalle liste di mobilità a seguito della deleteria procedura attivata da Transcom per poi prevedere l’inserimento dei nuovi lavoratori alle condizioni economiche e normative previste dal vigente CCNL Tlc. Un piano industriale che prevede investimenti in infrastrutture e la creazione di un Centro di Eccellenza, subentro nella gestione delle attività e soprattutto stabilità e crescita occupazionale fino ad un massimo stimato di circa 500 lavoratori per il territorio Aquilano.
Dopo la quantità di segnali positivi avuti aspettiamo il tavolo ma riteniamo che Ecare abbia concretezza e sviluppo, è l’alternativa a Transcom quest’ultima con un futuro che non conosciamo poiché ad oggi non ha presentato alcun piano futuro e certo di sviluppo industriale e occupazionale .

VILLA PINI – Scrive Roberto Campo: “Il Segretario Generale della UIL Abruzzo Roberto Campo, il Segretario Generale della FPL Abruzzo Fabio Frullo e il Segretario Generale UIL FPL Nazionale Giovanni Torluccio fanno appello alle istituzioni competenti affinché sia individuata ed immediatamente praticata una soluzione che dia una prospettiva lavorativa ai dipendenti del Gruppo Villa Pini a prescindere dai destini dell’imprenditore, dentro le norme e le esigenze di riorganizzazione della sanità regionale.
La UIL, pur comprendendo l’esasperazione e la disperazione di lavoratori da mesi privi di salario e con un presente e un futuro tanto incerti, ribadisce che le forme di lotta non possono che essere rigorosamente e inderogabilmente dentro i confini previsti dalla legge e nel rispetto delle istituzioni.
Azioni e comportamenti abnormi come quelli di ieri presso l’assessorato regionale alla sanità sono giudicati intollerabili dalla UIL. La UIL Abruzzo e la UIL FPL Abruzzo sono per il recupero di una conduzione unitaria della vertenza insieme alle altre organizzazioni sindacali, ponendo la tutela dei lavoratori e le esigenze di riforma del sistema sanitario regionale quali unici punti di riferimento dell’azione sindacale. In ogni caso, va garantita piena espressione alle diverse opinioni e totale agibilità sindacale”.

UDC SU VILLA PINI – “La proposta di legge sugli accreditamenti, approvata ieri dalla Commissione, esce notevolmente migliorata rispetto al testo primitivo, anche se, a nostro avviso, non è ancora in grado di soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori”. E’ quanto ci ha dichiarato il capogruppo dell’UDC in Consiglio Regionale Antonio Menna. “Sbaglia chi nel legiferare “ha proseguito Menna “traccia le nuove regole sull’accreditamento pensando esclusivamente a Villa Pini, trascurando il particolare che la norma così modificata va applicata a tutte le Case di Cura private, ma soprattutto che non può essere retroattiva e non può certo riguardare l’emergenza attuale.” “A noi dell’UDC “ ha concluso Menna “interessa salvaguardare i lavoratori e gli ammalati che, in presenza di una revoca unilaterale ed immediata della convenzione, così come molte forze politiche oggi invocano, sarebbero gli unici ad avere nocumento da questa brutta vicenda”.


13 Novembre 2009

Categoria : Economia
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