Vicenda Chiodi, una buriana


L’Aquila – (Foto: l’Hotel del Sole e una delle sue camere da 350 euro a notte) – La bufera diventa buriana violenta che spira e soffia sulla politica ma soprattutto sul presidente Chiodi e su Letizia Marinelli, la donna che Chiodi ha confessato di aver ospitato nella sua camera nell’Hotel del Sole a Roma. Suggestiva permanenza, allietata da un affaccio sul Pantheon che sintetizza su Internet l’eleganza e il prestigio dell’albergo da 350 a notte. Camera doppia. L’inchiesta dice che Chiodi presentò all’incasso la fattura per il rimborso, e che poi invece la pagò di tasca propria. La storia, però, non è tutta qui.
Due quotidiani, La Repubblica e il Fatto Quotidiano hanno deciso di inzuppare il biscotto e oggi pubblicano precedenti rilevanti nel rapporto di vicinanza tra la Marinelli e il presidente. Ovviamente, tutto rimbalza sulla stampa vicina a La Repubblica. Si legge che Chiodi affidò alla Marinelli la gestione di risorse (anche rilevanti) nella ricostruzione aquilana, quando era commissario. Si sarebbe dovuto realizzare un centro antiviolenza, che nessuno ha però mai visto sorgere. I soldi? Tornati indietro. E in base ad un emendamento della senatrice Pezzopane, destinati alla Provincia perchè realizzi il centro antiviolenza. Che ancora non esiste.
Le rivelazioni dei due quotidiani, uscite insieme, appesantiscono la vicenda, ma non rivelano illegalità di alcun genere. Si insiste solo sul rapporto di amicizia tra Chiodi e la donna. E l’amicizia non è mai stata un reato, come non lo è l’adulterio. Solo problemi di costume, opportunità, correttezza comportamentale e come si vogliano chiamare. Ma c’è un’inchiesta e il 4 febbraio anche Chiodi dovrà dire la sua ai magistrati di Pescara. Come tutti gli altri 24 indagati nella rimborsopoli, o nella vicenda spendi e spandi, come la chiama qualcuno. Perchè in fondo di questo si tratta: spendi e spandi, viaggi e alberghi di lusso, gentili ospiti in alcune camere dei politici impegnati nel “superiore interesse dell’ente”. Magari se si fossero impegnati in alberghi più modesti e trattorie da 30 euro a pasto, non sarebbe accaduto nulla.
Un’ultima sensazione che circola tra chi segue questa storia che è anche gossip di serie B: nelle camere dei politici le ospiti e le amiche c’erano, e la 114 dell’Hotel Sole non fu il solo caso, nè capitò solo a Chiodi. Ma a quanto pare la buriana, finora, spira violenta contro di lui in particolare. Non siate ingenui e non chiedetevi perchè: gli altri mica sono candidati alla presidenza bis…
E sulla candidatura cominciano a spuntare dubbi e dicerie. Si mormora di sondaggi che sarebbero in corso, di perplessità e irritazione a Roma, e si ricorda che Alfano in persona appena poche ore prima della buriana, aveva dato fiducia a Chiodi parlandone come di un candidato sicuro e affidabile. Il centrodestra non dice nulla, ovviamente, ma ciò che sta accadendo e gli attacchi quotidiani su alcuni giornali non migliorano certo la situazione. La senatrice Chiavaroli ha espresso fiducia in Chiodi, ricordato che le storie di cui tanto si parla sono fatti privati, e auspicato che il presidente uscente chiarisca subito tutto ciò che riguarda soldi e rimborsi. Un atteggiamento di lealtà che forse non tutti mantengono verso il presidente che nel suo mandato ha incontrato problermi enormi e affrontato difficili operazioni di risanamento dei conti nella sanità. Insomma, forse nel centrodestra c’è chi non è rattristato dalla buriana. E’ umano, ma non bello.


02 Febbraio 2014

Categoria : Cronaca
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