Geografia politica e toghe
di PAOLO VECCHIOLI – avvocato – No delle toghe ai cosidetti Tribunali minori spacciato per riforma della giustizia. Le innumerevoli indigene ed autoctone toghe nostrane immemori del “..nemo profeta in patria..”, ritengano indispensabile non la separazione delle carriere,in effetti a L’Aquila già in atto per altri versi,non i tempi brevi dei processi e la funzionalità degli uffici per i cittadini che disgraziatamente incappano nella giustizia secondo le regole della casta,non la terzietà del giudice rispetto all’inquirente,non la non politicizzazione strabica delle toghe ma solo l’accorpamento dei Tribunali di Vasto,Lanciano,Sulmona ed Avezzano con ogni sede distaccata ai rispettivi referenti e capoluoghi.
Se ne fregano della realtà territoriale anche di frontiera e presidio che essi rappresentano come del carico dei procedimenti in genere e si preoccupano solo che le toghe ,già molto ben remunerate e senza limiti orari da rispettare e libere di applicare calendari d’udienza minimi con processi impraticabili per numero e modalità,non abbiano il disagio di raggiungere sedi scomode quali quelle sopra indicate preferendo che i disagi si scarichino su migliaia di utenti della giustizia costretti a raggiungere, ad esempio da Castel di Sangro L’Aquila e così per ognuna delle quattro sedi residuali dei Tribunali a prescindere dai chilometri da percorrere e dalle zonizzazioni ed insediamenti civili esistenti .
Non basta che ad esempio L’Aquila, sia farcita di toghe indigene con parenti ed affini che operano in città e ad ogni livello e che “…Cicero prodomo sua…” sempre a L’Aquila ci siano magistrati che nascono ed emettono i propri vagiti come PM e proseguono idem in carriera ed altri come giudicanti sia in fase di GIP che di Tribunale e ciò per ventenni interi senza che nessuno pensi ne a trasferirli di località ne di funzione se non altro per la credibilità e la sensazione di terzietà di cui le toghe dovrebbero rendere conto a chiunque incappi nella giustizia ed in genere ai cittadini .
A L’Aquila la riforma della giustizia consiste nell’accorpare i Tribunali e rendere agevole la vita delle toghe,toghe che permangono per vent’anni nella funzione giudicante,toghe native ed indigene che indagano e giudicano permanendo legami anche economici oltre che parentali per affini e sodali …..
Questa è la riforma delle toghe rosse dell’ANM altro che Giustizia Giusta per le carceri sovraffollate dove muoiono come al solito gli ultimi nella scala sociale e quasi sempre in attesa di giudizio,non si smaltiscono processi perche le toghe celebrano un udienza a settimana con innumerevoli cause e non udienze quotidiane e distribuite ogni settimana per un “ giusto processo…” credibile e con toghe PM che non scelgono quali processi celebrare e quali far prescrivere vigendo obbligatorietà dell’azione penale e dove sbagli od omissioni quali la notifica di atti e l’ottemperanza a procedure e riti da seguire e controlli da esercitare non determinano solo un lungo rinvio a spese di Pantalone e del malcapitato in attesa di giustizia ma censure e finalmente con la stampa non più di regime e le TV pronte a telegeniche riprese per processi i che fanno cassetta per loro e carriera per le toghe che possono indagare impunemente chicchessia e gratis senza che nessuno chieda ragione di lungaggini,sciatteria,disorganizzazione,ignoranza,supponenza,sperpero di pubblico denaro ecc. ecc.
Quanti processi pendono in sede civile e penale a L’Aquila ed in Abruzzo a prescindere da inaugurazioni dell’Anno Giudiziario? Quanti detenuti sono morti e/o hanno subito lesioni e malattie nei luoghi di detenzione in Abruzzo? Quante toghe indigene amministrano la giurisdizione nel “ natio borgo selvaggio…” ? Quante toghe e per quanto tempo permangono nella stessa funzione realmente ed a prescindere dalla statistica a L’Aquila ed in Abruzzo? Quanti processi incardinati prima del 6.4.09 sono in attesa di ……prescrizione mentre quelli telegenici,che fanno statistica e carriera come quelli del terremoto,(“ strepitus Fori….”), sono già in fase d’appello? Quanti procedimenti per risarcimento danni per lungaggini processuali ingiustificate pendono avanti la nostra CdA ed in termini economici quanto costano a Pantalone,cioè a noi e mai alle toghe che non celebrano ?
Ben venga anche l’indagine sugli sperperi della Regione Abruzzo e speriamo accerti qualcosa visto che ad oggi ci ha solo fatto rilevare che l’Algido Chiodi è umano e normale alla faccia di altri governatori sinistri e Giandonato Morrà è il solo non indagato tra gli ass.ri reg.li …… ma Morra è cresciuto alla scuola del FUAN di Teramo….
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