Omicidio Alba, morte per emorragia cerebrale – In serata nuovi incidenti in centro
Alba Adriatica – Anche questa mattina molti rom si sono riuniti nei pressi del comune di Alba, sorvegliati a distanza da numerosi agenti di polizia. Non sono avvenuti incidenti. La comunità rom che si ritiene estrane a quanto è avvenuto chiede di essere protetta e di essere risarcita per i danni subiti. Molti dichiarano di vivere ormai nella paura e reclamano quelli che ritengono loro diritti violati. Come abbiamo riferito ieri sera, ad uccidere il trentasettenne di Alba Adriatica Emanuele Fadani, e’ stata una forte emorragia cerebrale causata da tre colpi violenti sferrati uno al naso, uno allo zigomo e l’altro alla fronte. In stato di fermo tre giovani Rom, per i quali si prospettano pesanti accuse. Sarebbe quest’ultimo quello mortale. L’autopsia eseguita nel pomeriggio dal medico legale Cristian D’Ovidio a Teramo, a cui ha partecipato il perito nominato dai due rom presunti autori dell’omicidio, Grazia Fusaro, non ha lasciato spazio ai dubbi. La relazione tecnica sara’ ora rimessa alla procura della Repubblica. Il giovane Fadani è stato aggredito dopo essere uscito da un bar al centro di Alba, forse in seguito ad una banale discussione. Le indagini dovranno accertare anche se chi ha colpito il giovane abbia usato un pugno di ferro o qualcosa di simile.
Dalle 20,30, si sono avuti incidenti in centro anche questa sera, con cortei e tentativi di assalire le case in cui abitano famiglie roma. Polizia e carabinieri hanno formato cordoni e blocchi per impedire che la situazione, comunque difficile degenerasse.
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